Attenzione ai prelievi dal conto cointestato: ecco quando potresti avere problemi

Avere un conto corrente cointestato può sembrare una soluzione pratica per una coppia o per soci in affari, ma nasconde alcuni rischi legali di cui è bene essere consapevoli. Prelevare denaro senza avvisare l’altro intestatario potrebbe infatti portare a conseguenze inaspettate. Vediamo insieme quali sono le situazioni più critiche e come evitarle.

Prelevare da un conto cointestato: cosa dice la legge?

Quando si apre un conto cointestato, generalmente si può scegliere tra due modalità di gestione:

  1. Firma disgiunta: ciascun intestatario può operare autonomamente, prelevando denaro o effettuando pagamenti senza dover chiedere il consenso dell’altro.
  2. Firma congiunta: ogni operazione richiede l’autorizzazione di entrambi i titolari.

Se il conto ha firma disgiunta, è vero che ogni intestatario ha il diritto di prelevare denaro liberamente, ma questo non significa che lo possa fare senza conseguenze. Se l’altro intestatario ritiene che il prelievo abbia violato i suoi diritti patrimoniali, potrebbe agire legalmente per recuperare la sua quota.

Quando un prelievo può causare problemi legali?

Ci sono alcuni scenari in cui il prelievo unilaterale di denaro da un conto cointestato può diventare un problema serio:

  • Se il prelievo supera la quota spettante: la legge presume che il denaro sia suddiviso equamente tra i cointestatari, a meno che non vi siano accordi diversi. Se uno dei due preleva un importo che eccede la sua metà senza accordo, l’altro può agire per la restituzione della somma.
  • Se il conto è usato per fini personali senza consenso: ad esempio, un coniuge che preleva denaro per spese personali senza avvisare l’altro potrebbe trovarsi a dover giustificare l’operazione, soprattutto in caso di separazione.
  • Se il prelievo avviene poco prima di una separazione o divorzio: in questi casi, la sottrazione di fondi potrebbe essere considerata un tentativo di sottrarre risorse al coniuge e potrebbe configurare il reato di appropriazione indebita.
  • Se il conto è a firma congiunta: in questo caso, qualsiasi operazione effettuata senza il consenso dell’altro è illegale e la banca potrebbe intervenire bloccando il conto.

Come evitare problemi con un conto cointestato?

Per evitare conflitti e conseguenze legali, ecco alcune precauzioni da adottare:

  1. Stabilire regole chiare: accordarsi preventivamente su come gestire i prelievi e le spese comuni.
  2. Comunicare ogni operazione importante: anche se il conto è a firma disgiunta, informare l’altro cointestatario sui movimenti può prevenire malintesi.
  3. Evitare prelievi ingenti senza consenso: se serve una somma rilevante, è meglio discutere con il partner o il socio prima di prelevare.
  4. Considerare conti separati per spese personali: se uno dei due vuole avere maggiore libertà finanziaria, può essere utile mantenere anche un conto individuale.

Conclusione

Un conto cointestato può essere una soluzione comoda, ma richiede trasparenza e rispetto reciproco tra i titolari. Prelevare denaro senza avvisare l’altro intestatario può portare a dispute legali e, in alcuni casi, persino a conseguenze penali. Per evitare problemi, è fondamentale concordare le modalità di utilizzo del conto e agire sempre con responsabilità.

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