Chirurgia d’emergenza: mani salvate da professionisti nell’ospedale delle Marche
In questi giorni, presso l’azienda ospedaliero universitaria delle Marche, l’unità di chirurgia ricostruttiva e chirurgia della mano ha compiuto imprese chirurgiche eccezionali, riportando alla funzionalità le mani di due pazienti vittime di gravi incidenti sul lavoro. Gli eventi hanno coinvolto un anziano falegname di Ancona e un giovane operatore industriale abruzzese, mettendo in evidenza l’importanza della chirurgia ricostruttiva moderna nel trattamento di lesioni traumatiche complesse.
l’incidente del falegname a ancona
Il 25 marzo presso l’ospedale di torrette si è svolta un’operazione delicata e complessa su un falegname anconetano di 79 anni. L’uomo, impegnato nell’uso di una motosega, ha subito un incidente che ha causato una profonda lesione al palmo della mano sinistra. Le dita coinvolte, il quarto e quinto, erano quasi completamente amputate dall’attrezzo sfuggito al suo controllo. Questo tipo di infortuni richiede un intervento rapido e preciso, data la complessità delle strutture anatomiche coinvolte, essenziali per il movimento e la funzionalità dell’arto.
Appena arrivato al pronto soccorso, il signore è stato preparato per un’operazione chirurgica durata cinque ore, condotta dai dottori Alexander Neuendorf e Pasquale Gravina con il supporto del team anestesiologico guidato da Sandra Reschini e Mariella Donati. L’intervento ha previsto non solo la rivascolarizzazione del segmento amputato, ma anche una minuziosa riparazione dei nervi e dei tendini. Grazie a tali procedure, è stato possibile evitare l’amputazione e preservare la funzionalità della mano.
Il paziente, dopo un lungo recupero di cinque giorni e pianificazioni terapeutiche di riabilitazione, è stato dimesso il 31 marzo. La sua storia clinica, precedentemente caratterizzata da interventi chirurgici alla mano nel 2009 e 2014, sottolinea l’importanza di un trattamento continuo e specializzato per evitare il peggioramento di condizioni preesistenti.
l’emergenza del giovane abruzzese
Solo pochi giorni dopo, il 1° aprile, il team di torrette ha nuovamente dimostrato la sua competenza con un secondo intervento su un ventenne abruzzese vittima di un grave incidente sul lavoro. Mentre manipolava un’impastatrice alimentare presso un’industria a Vasto, il giovane ha subito l’intrappolamento della sua mano sinistra nei macchinari, riportando lesioni gravi e complessivamente devastanti. Stabilizzato inizialmente nell’ospedale di Chieti, è stato trasferito urgentemente a Torrette per ricevere cure specialistiche.
L’operazione, effettuata dai chirurghi Pierpaolo Pangrazi, Letizia Senesi e Bruna Manzo, con l’assistenza dell’anestesista Emad Kalagy, si presentava come una sfida complessa. Nonostante le condizioni disperate della mano del giovane, attraverso un lavoro chirurgico di precisione è stato possibile salvare il pollice. La conservazione di questa parte essenziale della mano rappresenta un successo, non solo chirurgico ma anche psicologico per il paziente che potrà, con le adeguate terapie di riabilitazione, mirare a un significativo recupero funzionale.
l’importanza della chirurgia ricostruttiva nel trattamento delle lesioni traumatiche
Questi esempi concreti evidenziano l’importanza critica della chirurgia ricostruttiva nella gestione delle lesioni traumatiche, particolarmente quelle legate a infortuni sul lavoro. La tempestività e l’efficienza con cui il team dell’ospedale di torrette ha agito hanno permesso di ristabilire non solo la salute dei pazienti ma anche di salvaguardarne la qualità della vita a lungo termine. Le sinergie tra i vari specialisti, sotto la direzione del professor Michele Riccio, dimostrano come la collaborazione interprofessionale possa condurre a risultati clinici di alto livello.
L’importanza di tali interventi va oltre la semplice analisi del singolo caso: rappresenta un monito sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e sull’efficacia delle tecniche avanzate di chirurgia ricostruttiva. Gli interventi effettuati dagli esperti di Torrette sono una testimonianza tangibile della loro dedizione e della fondamentale capacità di affrontare situazioni critiche con rapidità e precisione, un elemento chiave nel panorama della medicina moderna e nella lotta continua contro gli incidenti sul lavoro.
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