Matteo Ricci: sfide e opportunità per ridare slancio alla regione Marche
Durante l’evento “La primavera delle Marche”, tenutosi al teatro Sanzio a Pesaro-Urbino, Matteo Ricci, europarlamentare del Partito Democratico e candidato alla presidenza della Regione Marche, ha lanciato un appello deciso e articolato sui temi critici che richiedono un’attenzione immediata nella regione. Ha sottolineato l’importanza di affrontare con urgenza questioni chiave come la sanità, le infrastrutture, le politiche sociali e la sicurezza, mettendo in evidenza la necessità di un progetto concreto e innovativo per risollevare le Marche da una situazione di stallo.
crisi della sanità: una priorità per le Marche
Durante il suo intervento, Ricci ha descritto la sanità della regione come “nel caos“, denunciando una mancanza di pianificazione e trasparenza nelle attuali politiche sanitarie. Ha criticato la mancanza di chiarezza nei progetti previsti per gli ospedali di Urbino e Fano, affermando che sembra esserci un’attenzione sproporzionata nei confronti dell’ospedale di Pergola. Ricci ha evidenziato un grave deficit di personale medico, una situazione aggravata dalla carenza di medici di base e di personale infermieristico. Questa carenza, secondo l’europarlamentare, compromette seriamente la capacità del sistema sanitario di rispondere alle esigenze della popolazione. Inoltre, Ricci ha sottolineato l’importanza di affrontare l’emergenza sanitaria legata alla salute mentale, una crisi che si è intensificata dopo la pandemia. Ha suggerito che il supporto psicologico diventi un diritto accessibile a tutti, proponendo l’introduzione di servizi psicologici nelle scuole e nelle comunità locali per garantire che nessuno venga lasciato indietro.
infrastrutture e mobilità: la necessità di un cambiamento
Ricci ha poi orientato l’attenzione sui problemi infrastrutturali, mettendo in evidenza l’immobilismo nella gestione delle strade e delle ferrovie, che influisce negativamente sull’economia e sulla vita quotidiana della regione. Ha insistito sulla necessità di progettare varianti stradali strategiche, come quella per la strada Montelabbatese, una delle aree più congestionate dal traffico quotidiano. Ha suggerito di mettere in agenda una variante a Morciola, considerando tale intervento cruciale per alleviare i disagi degli utenti e migliorare la fluidità del traffico. Ricci ha inoltre affrontato il tema delle connessioni ferroviarie, criticando l’attuale orientamento delle linee che collegano principalmente Urbino a Fano. Ha proposto di rivedere la tratta ferroviaria per collegare Urbino direttamente a Roma, una scelta che amplierebbe l’accessibilità e le opportunità economiche. Ha anche posto l’accento sull’importanza di collegare la tratta Pergola-Fabriano a Calmazzo, sostenendo che questi investimenti potrebbero essere potenziati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, con l’obiettivo di trasformare radicalmente il panorama dei trasporti nella regione.
politiche sociali e il modello marchigiano da ripensare
L’europarlamentare ha poi affrontato il tema delle politiche sociali, un tempo fiore all’occhiello delle Marche a livello nazionale. Oggi, Ricci sostiene che il sistema sociale della regione si trova in uno stato critico, con un aumento allarmante di problemi come la povertà e le dipendenze. Ha sottolineato la necessità di rinnovare e rafforzare il modello di welfare, facendo un appello a investire nei servizi sociali. Un focus particolare è stato posto sulla crisi degli affitti, che rende difficile la vita in città come Pesaro, Fano e Urbino, rendendo necessarie politiche regionali mirate per evitare un ampliamento del divario sociale tra le diverse fasce di popolazione. Ricci ha sottolineato l’urgenza di intervenire per garantire che le Marche non perdano il loro ruolo di esempio positivo nel panorama nazionale delle politiche sociali.
sicurezza: un diritto fondamentale da garantire a tutti
Infine, Ricci ha affrontato il tema delicato della sicurezza, definendolo un diritto fondamentale che deve essere garantito a tutti i cittadini. Ha espresso critiche all’attuale gestione della sicurezza regionale, sottolineando la necessità di un progetto integrato che coinvolga sia il governo regionale sia le amministrazioni locali. Ha affermato che i sindaci non possono essere lasciati soli nella gestione di questioni così complesse e ha criticato la mancanza di nuovi finanziamenti significativi per il settore. Ricci ha sollevato un dibattito sulla trasparenza e sull’efficacia delle politiche di sicurezza attualmente in atto, sostenendo che le risorse impiegate sono quelle stanziate da amministrazioni precedenti, senza nuovi investimenti per migliorare la situazione. Concludendo il suo appello, Ricci ha espresso il desiderio di vedere una regione che si muova verso un futuro migliore e più sicuro per tutti, esortando la comunità marchigiana a unirsi per affrontare collettivamente le sfide attuali e costruire un domani più equo e resiliente.
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