Il parco del Delta del Po accoglie il gioiello ecologico dell’Ortazzo-Ortazzino

Il Parco del Delta del Po si arricchisce di una nuova area di straordinaria importanza ecologica e ambientale. Con l’acquisizione dell’Ortazzo-Ortazzino, il parco si impegna a salvaguardare e valorizzare questa zona naturale privilegiata grazie all’unione di sforzi locali e regionali. L’operazione, finalizzata a proteggere l’habitat di molte specie, è un esempio concreto di come pubblico e privato possano collaborare per il bene della biodiversità italiana.

l’acquisizione dell’area protetta: strategia e finanziamenti

Il 2 aprile 2025 segna una data storica per il Parco del Delta del Po, con l’Ortazzo-Ortazzino che passa finalmente sotto la salvaguardia pubblica. Il processo per portare questa area sotto il controllo del parco è stato complesso, caratterizzato da lunghe negoziazioni tra vari proprietari privati. Il finanziamento di 516mila euro necessario per finalizzare l’acquisizione è stato reso possibile grazie alla collaborazione tra Regione, Ente Parco e il Comune di Ravenna. Nello specifico, la Regione ha stanziato 255mila euro, l’Ente Parco ha contribuito con 166mila euro, mentre il Comune di Ravenna ha messo a disposizione 95mila euro.

Questo investimento non è un semplice trasferimento di proprietà, ma rappresenta un passo fondamentale verso la tutela a lungo termine della biodiversità. Le caratteristiche uniche dell’Ortazzo-Ortazzino, come spiagge, dune, pinete e stagni costieri, offrono un ambiente essenziale per la sopravvivenza di numerose specie animali e vegetali, molte delle quali sono protette o in pericolo di estinzione. Questo mosaico di habitat diversificati è fondamentale per garantire un equilibrio ecologico che non si limita ai confini del parco, ma si estende a tutta la regione.

un evento simbolico per l’ambiente

La cerimonia di inaugurazione dell’Ortazzo-Ortazzino come proprietà pubblica è stata seguita con grande interesse dalla comunità e dalle istituzioni. La presenza di figure di spicco come l’assessora regionale ai Parchi e Forestazione, Gessica Allegni, ha sottolineato l’importanza di questo evento. Insieme a lei, la presidente del Parco del Delta del Po, Aida Morelli, e il direttore Massimiliano Costa hanno partecipato all’inaugurazione, evidenziando l’importanza strategica e simbolica di questa acquisizione.

L’evento ha rappresentato anche un’opportunità per discutere future strategie di conservazione e sviluppo sostenibile della zona. Durante la cerimonia, gli interventi delle autorità presenti hanno messo in evidenza non solo il valore ecologico dell’Ortazzo-Ortazzino, ma anche il suo potenziale in termini di ricerca scientifica e educazione ambientale. Ogni visitatore potrà godere di questa risorsa naturale unica, contribuendo al contempo alla sua preservazione e promozione.

la biodiversità unica dell’Ortazzo-Ortazzino

La rilevanza dell’Ortazzo-Ortazzino non può essere sopravvalutata. Quest’area è caratterizzata da una ricchezza ecologica che la rende un punto focale per la conservazione della biodiversità in Italia e in Europa. L’Ortazzo-Ortazzino include una varietà di habitat naturali, tra cui zone umide e altre aree protette di importanza cruciale.

Nella porzione settentrionale di questo territorio, si trova una delle rare aree classificate come zona A di tutela integrale, un livello di protezione che nel Delta del Po è condiviso solo con il bosco allagato di Punte Alberete. Questa classificazione mette in luce il ruolo centrale dell’Ortazzo-Ortazzino nel contesto della conservazione ecologica. Inoltre, l’area è parte del sito Natura 2000, designato dall’Unione Europea per la sua importanza nella conservazione della biodiversità. Nel 2023, l’Ortazzo-Ortazzino ha ricevuto anche il prestigioso riconoscimento come zona umida Ramsar di importanza internazionale, un ulteriore segnale delle sue eccezionali qualità naturali.

L’acquisizione pubblica di Ortazzo-Ortazzino segna un momento significativo per le autorità locali e regionali nella loro missione di proteggere e promuovere le ricchezze naturali dell’Italia. L’impegno collettivo delle istituzioni coinvolte è un chiaro messaggio: la tutela dell’ecosistema è una priorità che unisce amministrazioni e cittadini per garantire un futuro sostenibile alla nostra biodiversità.

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