crescita e sfide della ristorazione italiana: un’analisi dettagliata per il 2024
Nel 2024, la ristorazione italiana ha visto un incremento del valore del 11,3%, segnalando un’efficace ripresa, mentre i volumi di consumo sono calati del 6% rispetto a quelli pre-pandemici. L’affluenza turistica ha potenziato il recupero del settore, portando i consumi complessivi a oltre 96 miliardi di euro, con un aumento dell’1,6% rispetto all’anno precedente. Questi rilevanti dati emergono dal Rapporto 2025 sulla Ristorazione, a cura di Fipe e Confcommercio.
aumento del valore aggiunto e ostacoli per il settore
Nel periodo in esame, il valore aggiunto del comparto ha superato i 59,3 miliardi di euro, dimostrando una crescita che ha oltrepassato i livelli pre-pandemici. Il tasso di crescita, in termini reali, è stato dell’1,4% rispetto al 2023. Sebbene il saldo tra le imprese in miglioramento e quelle in difficoltà rimanga positivo, si è notato un calo significativo rispetto al +34,5% registrato nel 2023.
La crescita del valore aggiunto è un segnale incoraggiante, ma le sfide non mancano. La mancanza di personale qualificato rappresenta una difficoltà strutturale nel settore, limitando le possibilità di espansione e crescita. Questa carenza di manodopera qualificata compromette l’attrattività della ristorazione e rappresenta un ostacolo nel reperimento di lavoratori competenti. Fipe ha evidenziato il rischio che la difficoltà nel trovare personale qualificato possa incidere negativamente sulla capacità del settore di mantenere e incrementare le proprie performance.
dinamica dei prezzi e effetti dell’inflazione
Durante il 2024, il settore ha registrato un incremento medio dei prezzi superiore al 3%, in calo rispetto al +5,8% del 2023, ma comunque al di sopra del tasso di inflazione generale. La ristorazione si distingue per una dinamica dei prezzi particolare che spesso non si allinea immediatamente ai livelli generali dei beni di consumo.
Nel raffronto con i tre anni precedenti, si rileva un aumento complessivo dei prezzi del 14,6%, rispetto a un’inflazione generale del 15,4%. Questa differenza sottolinea le tensioni che il settore affronta nel gestire costi e prezzi al consumo. Mantenere competitivi i prezzi finali, mentre si tenta di attrarre nuovi clienti e sostenere il valore complessivo del settore, rappresenta una sfida costante.
prospettive future tra incertezze e opportunità
La ristorazione italiana si trova di fronte a un panorama dove le prospettive di crescita sono accompagnate da incertezze significative. Sebbene l’afflusso di turisti sostenga positivamente i consumi, il settore deve affrontare criticità come l’attrazione di personale qualificato e la gestione dei costi in un contesto potenzialmente inflazionistico.
I prossimi mesi saranno cruciali per determinare come le aziende si adatteranno a queste sfide e come il settore potrà evolvere per continuare la sua crescita. Sarà essenziale mantenere l’attenzione sui temi dell’occupazione per garantire un rafforzamento continuo della ristorazione, un pilastro della cultura e dell’economia del paese. L’abilità di adeguarsi alle mutevoli condizioni di mercato potrebbe determinare il futuro successo di questo settore così centrale per l’Italia.
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