mostra fotografica a trieste: svelata la storia della ferriera di servola
Cinque anni dopo la chiusura della Ferriera di Servola, un’importante esposizione fotografica riporta al centro dell’attenzione la storia di questo simbolico impianto siderurgico. Situato a Trieste, la Ferriera ha rappresentato per decenni un pilastro dell’economia e della cultura locale. L’evento, ospitato all’Antico Caffè San Marco e curato da Enrico Conte, offre uno sguardo approfondito sui cambiamenti socioeconomici del quartiere e dell’intera area.
la mostra: un tuffo nel passato industriale di trieste
“La Ferriera di Trieste, frammenti di una fine?” è il titolo evocativo della mostra fotografica che esplora con delicatezza il processo di smantellamento dell’ex impianto siderurgico. Aperta al pubblico fino all’8 maggio, l’esposizione si concentra sugli ultimi momenti della Ferriera, la cui attività cessò dopo 123 anni di operatività ininterrotta. Le immagini presentate da Conte non solo documentano il lento declino di questo segmento industriale, ma evidenziano anche il più ampio fenomeno della decadenza dell’industria pesante italiana, un settore storicamente cruciale, ora in crisi se si escludono pochi esempi come quello di Taranto.
Le fotografie raccontano storie di operai, famiglie e la comunità locale, illustrate con immagini che evocano una nostalgia profonda. Attraverso queste storie visuali, i visitatori possono riflettere sul profondo cambiamento avvenuto nel tessuto urbano e sociale. La fabbrica, che un tempo fungeva da centro economico e sociale per Trieste, viene rappresentata nel suo periodo di transizione, trasformandosi in un reperto carico di memorie condivise.
dal crepuscolo industriale alla chiusura definitiva
Il definitivo spegnimento dell’Altoforno nel 2020 rappresenta un evento cardine, segnando l’inizio della fine per la struttura di Servola. La demolizione di settembre 2022, che ha visto la rimozione di quattro manufatti e di un camino, ha sancito la scomparsa dell’area a caldo dell’impianto. Successivamente, il 22 marzo 2023, tre recuperatori cowper sono stati fatti esplodere, simbolizzando la chiusura non solo fisica ma anche storica di un capitolo dell’industria italiana.
Questi sviluppi hanno generato emozioni contrastanti all’interno della comunità. Ex lavoratori e residenti del quartiere hanno espresso sentimenti di tristezza e preoccupazione per il futuro del sito. Un tempo, la Ferriera era il cuore pulsante del lavoro e della vita quotidiana per molti, ma ora rimane come un ricordo di un passato che ha plasmato il carattere e l’identità della comunità di Trieste.
verso una nuova identità per il quartiere di servola
Durante l’inaugurazione della mostra, figure di spicco del panorama istituzionale e architettonico, come l’assessore comunale Michele Babuder e l’architetta Giulia Zolia, hanno discusso delle prospettive future per Servola. I piani urbanistici in cantiere mirano alla creazione di un parco urbano, inserito in un progetto ampio di rinnovamento per valorizzare e rivitalizzare il quartiere, riconnettendolo al resto della città.
Conte, attraverso le sue fotografie, offre un omaggio alla memoria collettiva, ritraendo la Ferriera come un “laboratorio di contemporaneità”. Mentre il passato industriale si ricorda, si aprono le porte a un nuovo futuro che cerca una rinascita. La critica fotografica Monica Mazzolini ha sottolineato il valore delle immagini come strumenti di memoria culturale, capaci di gettare luce su una realtà minacciata dall’oblio.
La mostra non è semplicemente una collezione di fotografie, ma costituisce un invito alla riflessione sul passaggio da un’epoca industriale ormai tramontata a un periodo di trasformazione e rinascita. Con l’attenzione rivolta alla rigenerazione del quartiere di Servola, la Ferriera diventa simbolo di resistenza e speranza per un futuro più sostenibile e vivace.
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