Ristrutturazione del presidio di Guardiagrele: un futuro satellite dell’ospedale SS. Annunziata

L’iniziativa di trasformare il Presidio Territoriale di Assistenza di Guardiagrele in un satellite dell’ospedale SS. Annunziata segna un significativo spartiacque per la sanità nella provincia di Chieti. Questo piano mira a migliorare l’efficienza operativa e a offrire un servizio sanitario più equo e accessibile.

verso un polo sanitario integrato

Durante la visita del direttore generale della ASL Lanciano Vasto Chieti, Mauro Palmieri, è stata posta particolare attenzione sulle opportunità offerte dal Presidio Territoriale di Assistenza di Guardiagrele. L’intento è di sfruttare i grandi spazi disponibili per creare un sistema di assistenza sanitaria integrata che allenti la pressione sugli ospedali maggiori. Avendo il potenziale per diventare una struttura complementare al più grande ospedale di Chieti, il progetto mira a migliorare l’efficienza complessiva del sistema sanitario regionale.

Il concetto di trasformare il PTA in un satellite operativo del SS. Annunziata non è solo ambizioso, ma anche pratico. I reparti e i Pronto Soccorso dell’ospedale madre affrontano frequentemente problemi di sovraffollamento che possono mettere a rischio la qualità delle cure fornite. La creazione di unità operative a bassa intensità di cura a Guardiagrele consentirebbe una gestione più fluida dei pazienti, diminuendo tempi di attesa e migliorando l’organizzazione dei ricoveri e delle dimissioni. Questo non solo valorizza il PTA, ma migliora anche la capacità di risposta del sistema sanitario provinciale alle emergenze.

Palmieri sottolinea che, ottimizzando l’uso degli spazi disponibili, il presidio può offrire una gamma di servizi più articolata e adeguata alle esigenze del territorio. Queste trasformazioni favorirebbero la creazione di una sinergia virtuosa tra i servizi locali e quelli delle grandi strutture sanitarie, con benefici tangibili per l’intera comunità.

dialogo con le autorità locali e piani di sviluppo

La visita ha visto anche un incontro con il sindaco di Guardiagrele, Donatello Di Prinzio. Questo colloquio ha rappresentato un passo importante per definire una strategia condivisa per la riqualificazione degli spazi del presidio. L’obiettivo è quello di rendere la struttura non solo più funzionale, ma anche maggiormente accessibile ai cittadini.

Durante la discussione sono state analizzate le piantine del PTA, esplorando la possibilità di ripensare l’organizzazione interna degli spazi. Secondo Renato Lisio, Direttore dell’Area Distrettuale 1, questo progetto di riorganizzazione include l’avvicinamento di servizi essenziali come la Guardia Medica, il Punto di Primo Intervento e i servizi del 118. La concentrazione delle attività di emergenza al piano terra rappresenta una scelta strategica per migliorare l’accessibilità dei servizi sanitari di base.

Una delle iniziative proposte prevede anche l’inserimento di un Nucleo Territoriale per l’Autismo. Questo progetto, pensato per potenziare la risposta della Neuropsichiatria Infantile nell’area, intende distribuire in modo più efficiente risorse e competenze cruciali per la cura dei giovanissimi pazienti con disturbi dello spettro autistico.

migliorare la comunicazione e il servizio tempestivo

Un altro punto cruciale affrontato durante il meeting è stato l’adeguamento strutturale necessario per l’attivazione del numero unico 116 117. Tale servizio, destinato a gestire le emergenze non urgenti, rappresenta un passo chiave per migliorare la comunicazione tra cittadini e sistema sanitario. Tuttavia, l’implementazione di questo numero unico è strettamente vincolata al completamento delle opere di adeguamento sismico, previste per essere ultimate entro la prossima estate.

La messa in servizio di questa linea è ritenuta essenziale per semplificare l’accesso dei pazienti alle cure, alleggerendo il carico delle linee d’emergenza principali e offrendo una risposta immediata alle esigenze meno gravi. In un contesto dove la comunicazione efficiente può fare la differenza, questo servizio rappresenterebbe una risorsa preziosa, riducendo significativamente i tempi di intervento e ottimizzando le risorse disponibili.

In tale ottica, Palmieri ha evidenziato il bisogno di potenziare le attività diagnostiche nel presidio, con particolare riferimento alla diagnostica ecografica, un servizio la cui domanda è in costante aumento.

leadership e gestione efficiente del presidio

La necessità di una leadership chiara all’interno del presidio è stata un altro argomento al centro dell’analisi. Date le dimensioni e la complessità operativa del PTA, l’introduzione di una figura di direzione specifica appare fondamentale. Un leader residente nel presidio garantirebbe che le operazioni quotidiane siano gestite in linea con le politiche dell’azienda sanitaria, assicurando la coerenza e la qualità dei servizi forniti.

Questo responsabile dovrà coordinarsi strettamente con i direttori aziendali e distrettuali per assicurare che ogni cambiamento intrapreso sia in linea con la strategia globale della sanità provinciale. La presenza di una leadership forte e attivamente coinvolta è considerata essenziale per mantenere alti standard assistenziali e per favorire un approccio integrato nella risposta ai bisogni della popolazione, consolidando un sistema sanitario più resiliente ed efficiente per il futuro.

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