Tesori di lusso confiscati: 350 orologi all’asta a torino dopo una complessa vicenda legale

Nel cuore di Torino sta per avere luogo un evento di particolare rilievo: un’asta telematica metterà in vendita 350 orologi di lusso, che erano stati sequestrati nel 2016 dalla guardia di finanza e dall’agenzia delle dogane e dei monopoli. Questi orologi sono coinvolti in una controversa vicenda giudiziaria che ha avuto come protagonista un cittadino giapponese arrestato mentre trasportava la preziosa merce su un treno notturno che collegava Milano a Parigi.

il sequestro degli orologi a domodossola

Nel 2016, le autorità italiane hanno condotto un’operazione di sequestro a Domodossola, comune della provincia di Verbano-Cusio-Ossola, dove un cittadino giapponese è stato fermato per un controllo a bordo di un treno. Durante l’interrogatorio, l’uomo è stato trovato in possesso di due valigie ricolme di orologi di lusso, tutti accompagnati da certificati di garanzia e mantenuti in eccellenti condizioni. In totale, gli orologi sequestrati erano 350, ed il loro valore complessivo è stato stimato intorno a 1,3 milioni di euro.

La ragione del sequestro è stata la mancata dichiarazione della merce da parte del cittadino giapponese, una violazione della normativa anti-contrabbando. La sentenza definitiva che ne è seguita ha determinato che gli orologi diventassero proprietà dello Stato, annullando quindi qualsiasi diritto di rivendicazione del proprietario originale.

il processo e le conseguenze legali

Il cittadino giapponese, al centro di questa intricata vicenda, è stato formalmente incriminato per contrabbando, risultando colpevole nel corso del processo. La condanna finale ha determinato non solo la confisca definitiva degli orologi ma anche l’imposizione di una pesante multa: oltre mezzo milione di euro. La pena accessoria della confisca dei beni ha permesso allo Stato italiano di disporre del bottino, aprendolo successivamente a un processo di alienazione attraverso una vendita all’asta.

Questo caso ha evidenziato la severità delle leggi europee sulle movimentazioni transfrontaliere e il commercio di beni di lusso, ponendo un accento sull’importanza del rispetto delle normative doganali, specialmente per i transiti che coinvolgono cittadini al di fuori dell’Unione Europea. Le autorità continuano a fare attenzione ai flussi di merci per evitare che simili tentativi di contravvenire alle leggi doganali possano ripetersi.

la vendita telematica: una nuova vita per gli orologi

Ora, questi prestigiosi orologi sono pronti a cambiare proprietario attraverso un’asta telematica programmata tra il 14 e il 24 aprile. La gestione dell’asta è affidata all’Istituto vendite giudiziarie di Torino, autorità responsabile della vendita di beni confiscati per legge come parte procedurale nell’ambito giudiziario. Il formato telematico dell’asta consentirà ai potenziali acquirenti di partecipare da remoto, ampliando la platea degli interessati e fornendo una piattaforma accessibile a vari collezionisti e appassionati.

Gli orologi di lusso rappresentano sempre un forte richiamo nel mercato, e il lotto oggetto del sequestro del 2016 potrebbe riscuotere un significativo interesse tra i partecipanti. Con una valutazione di circa 1,3 milioni di euro, l’asta offre una rara opportunità ai partecipanti di ottenere pezzi di pregio, sia per fini collezionistici che d’investimento, vista l’inclusione dei certificati di originalità e l’ottimo stato di conservazione dei pezzi.

Questa iniziativa rappresenta non solo un’occasione di recupero economico per lo Stato, ma anche un’opportunità per gli acquirenti di aggiudicarsi orologi di gran valore. I partecipanti all’asta avranno la possibilità di acquisire beni che solitamente richiedono un ingente impiego di risorse finanziarie, rendendo questa vendita un appuntamento imperdibile per gli amanti dell’orologeria di lusso.

Commento all'articolo