Festival Imbavagliati a Napoli: una celebrazione del giornalismo in contesti a rischio

Il 14 aprile, l’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici di Napoli ospiterà un evento significativo nell’ambito del festival “Imbavagliati“, un’edizione speciale che mette in luce l’importanza del giornalismo indipendente e del diritto all’informazione. L’iniziativa, intitolata “Good Morning Freedom“, onora la memoria di Antonio Megalizzi, giornalista italiano scomparso tragicamente, e si prefigge di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle sfide affrontate dai media in contesti ostili.

la celebrazione del coraggio nel giornalismo

All’interno di Palazzo Serra di Cassano, una rete di voci internazionali si unirà per amplificare il messaggio di libertà di stampa. Giornalisti, artisti e attivisti, provenienti da svariate nazioni, condivideranno le loro esperienze e difficoltà affrontate sul campo. Tra i volti noti spiccano András Arató dall’Ungheria, Ana Luisa Cantoral dal Messico e Samir Al Qaryouti dalla Palestina, che offriranno uno spaccato delle loro realtà.

Il festival non si limita a discutere di sfide, ma celebra anche l’importanza del lavoro giornalistico attraverso interventi di notabili italiani come Andrea Borgnino di RaiPlay Sound e Barbara Schiavulli di Radio Bullets. La presenza di esibizioni musicali arricchisce il programma, con artisti del calibro di Eugenio Bennato e Lino Vairetti che esprimono l’intersezione tra arte e giornalismo. Importante è anche il ricordo di figure come Giulio Regeni e Ilaria Alpi, simboli dei pericoli affrontati da coloro che cercano la verità.

uniti per la pace: eventi collaterali e testimonianze

Il festival “Imbavagliati” non si ferma alle parole ma si traduce in azioni concrete, come dimostra la mobilitazione prevista alle 15 in piazza Calenda, promossa dal “Teatro Trianon Viviani” e dall’associazione “Fermatevi!“. Questa iniziativa mira a sensibilizzare sul dramma degli ostaggi israeliani e dei civili palestinesi. L’evento ricorderà anche Giancarlo Siani, simbolo di lotta contro l’oblio delle vittime innocenti.

Un momento toccante sarà la testimonianza dei genitori di Mario Paciolla, il giornalista italiano trovato senza vita in Colombia, che parleranno della loro dolorosa esperienza. Queste storie servono da pungolo alla riflessione sulla necessità di un giornalismo libero e coraggioso, capace di illuminare le verità più oscure.

la radio: un mezzo inossidabile di libertà

Désirée Klain, direttrice del festival, ci ricorda l’importanza della radio come mezzo di comunicazione inestimabile, specialmente in aree di conflitto dove le altre infrastrutture potrebbero fallire. La radio offre una piattaforma cruciale per mantenere viva l’informazione quando Internet è instabile e i social media non sono accessibili.

La collaborazione e la resilienza dei partecipanti a questo evento globale sottolineano quanto l’informazione sia vitale nei momenti di crisi. Attraverso iniziative come “Good Morning Freedom“, “Imbavagliati” continua a rafforzare il messaggio che nessuna barriera può soffocare il diritto alla verità e alla libertà di espressione.

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