Open Dance 2025 accende Napoli: la danza d’autore di Jacopo Jenna in scena al Teatro Nuovo
Napoli si prepara a vivere un appuntamento imperdibile con la danza contemporanea grazie alla rassegna Open Dance 2025. L’iniziativa offrirà agli spettatori una serata di pura arte e innovazione con “Alcune coreografie”, un’opera del rinomato coreografo Jacopo Jenna. L’evento, previsto per giovedì 17 aprile, trasformerà il Teatro Nuovo in un palcoscenico di emozioni, creatività e dialogo artistico. Presentata da KLm-Kinkaleri e Centrale Fies, questa produzione promette di esplorare nuovi orizzonti attraverso un’emozionante fusione di danza, video e musica.
la visione di open dance 2025 e l’importanza della danza d’autore
La rassegna Open Dance 2025 è frutto della creatività e dell’impegno del Teatro Pubblico Campano, che, attraverso questa iniziativa, intende promuovere il lavoro di giovani coreografi che stanno emergendo sulla scena contemporanea. L’obiettivo fondamentale è quello di costruire una solida comunità artistica, stimolando nuove forme d’espressione e creatività. Non solo un mero spettacolo, ma un dialogo in grado di avvicinare i coreografi al pubblico, trasformando l’esperienza della danza in un arricchimento culturale accessibile a tutti.
A caratterizzare Open Dance è la sua spiccata multidisciplinarità, che si manifesta attraverso una sintesi perfetta tra diverse forme d’arte. Danza, musica, video e scenografia si intrecciano per offrire al pubblico nuove prospettive culturali e artistiche. Questo dialogo tra linguaggi diversi amplifica il significato dell’arte performativa, invitando lo spettatore a immergersi in un universo di emozioni e sensazioni. Inoltre, l’apertura a nuove esperienze artistiche e la reinterpretazione della danza come linguaggio universale permettono di scoprire nuove strade e riflessioni.
dietro le quinte dell’evento: collaborazioni artistiche e dettagli produttivi
L’evento di giovedì vedrà la partecipazione della danzatrice Ramona Caia, una figura centrale non solo nella performance ma anche nella sua elaborazione scenica. A circondare e amplificare l’esibizione, è la colonna sonora originale di Francesco Casciaro, integrata da un video creato da Roberto Fassone, che aggiungerà profondità visiva all’opera. L’illuminazione di Mattia Bagnoli e i costumi di Eva di Franco contribuiranno a creare un’atmosfera immersiva, garantendo una sintonia perfetta tra i vari elementi artistici.
“Alcune coreografie” si presenta come un’opera di ricerca e sperimentazione. Ramona Caia conduce il pubblico in un viaggio attraverso l’evoluzione della danza contemporanea, intrecciando diverse forme stilistiche mediante un abile montaggio video. Questa narrazione visiva invita a riflettere sulle trasformazioni artistiche, collegando passato e presente in un continuo gioco di interpretazioni. La varietà delle immagini e dei movimenti crea un’esperienza coinvolgente, in cui ogni spettatore è chiamato a stabilire una connessione emotiva con il lavoro presentato.
il significato artistico di ‘alcune coreografie’
L’opera si articola in due fasi distintive, ognuna con un proprio contenuto unico. La prima parte esplora la comunicazione della danza attraverso le sue forme intrinseche, con la danzatrice che agisce come medium per trasmettere tensioni e dinamiche fluide e spontanee. In questa sezione, l’assenza di un punto di vista privilegiato permette un’esplorazione autentica e libera, eliminando vincoli e riferimenti esterni.
La seconda parte introduce un video simbolico e innovativo di Roberto Fassone, arricchendo l’opera con una dimensione visiva astratta, dove l’assenza di figure umane sollecita una riflessione sulla presenza del corpo in scena. La ricerca coreografica si sofferma sulla sostanza immateriale della danza stessa, spingendo gli spettatori a una riflessione profonda sulla natura effimera e coinvolgente dell’arte performativa.
Giovedì al Teatro Nuovo, gli spettatori assisteranno non solo a una performance, ma a una vera sperimentazione artistica. Quest’occasione sarà un viaggio alla scoperta delle possibilità del dialogo tra i diversi linguaggi dell’arte e della straordinaria capacità della danza di reinventarsi e ispirare.
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