Google impone lo strict turn around: ritorno all’ufficio o licenziamento
Dopo un periodo di politiche lavorative flessibili nel contesto della pandemia globale, Google sta adottando un approccio più rigoroso riguardo al lavoro da remoto. Recentemente, secondo un report di CNBC che cita documenti interni di Google, sembra che il gigante della tecnologia abbia deciso di far scattare un ultimatum ai suoi dipendenti: tornare fisicamente in ufficio o rischiare il licenziamento.
Il nuovo regime di lavoro in Google
Durante la pandemia, Google aveva adottato un modello di lavoro ibrido, permettendo ai dipendenti di lavorare da casa per alcuni giorni a settimana. Questa modalità includeva una possibilità di approvazione manageriale per lavorare completamente da remoto. Tuttavia, a partire da giugno 2023, Google ha implementato un sistema di tracciamento dei badge per monitorare la frequenza di presenza in ufficio dei dipendenti, collegando direttamente questa metrica alle valutazioni delle prestazioni.
Dal 2024, le richieste per lavorare da remoto sono state drasticamente ridotte, limitate solo a circostanze considerate “eccezionali”. La direzione presa dall’azienda mostra una chiara intenzione di ritorno a una struttura lavorativa più tradizionale e presenziale. Questa mossa potrebbe essere spiegata dalla volontà di Google di intensificare gli sforzi nello sviluppo dell’intelligenza artificiale e di rafforzare la cultura aziendale.
Ultimatum ai dipendenti: le scelte concrete
L’ultimatum di Google è chiaro: i dipendenti sono invitati a tornare in ufficio o a prepararsi per un addio possibilmente definitivo. In particolare, ai membri del team di Google Technical Services che operavano completamente da remoto è stato richiesto di tornare in ufficio per almeno tre giorni alla settimana. Se non sono disposti a conformarsi, è loro offerta la possibilità di lasciare volontariamente l’azienda, con un rimborso una tantum per chi si trasferisce entro 80 km da un ufficio di Google.
Similmente, per i dipendenti della divisione People Operations che vivono entro 80 km da una sede Google è stato comunicato che dovranno adottare il modello di lavoro ibrido entro giugno del prossimo anno. La mancata adesione a questa direttiva comporterà la cancellazione del loro ruolo attuale.
Rafforzamento del modello presenzialista e prospettive future
Google, attraverso queste decisioni, sembra puntare a un rinnovamento della propria cultura aziendale, enfatizzando l’importanza della collaborazione e dell’interazione diretta tra i dipendenti. Questo cambiamento potrebbe avere implicazioni significative per il futuro del lavoro, specialmente per le grandi aziende tecnologiche, spesso viste come pionieri di tendenze lavorative innovative. Il ritorno al modello di lavoro più tradizionale da parte di una compagnia influente come Google potrebbe quindi incentivare altri a seguirla in questo ritorno alla “normalità” pre-pandemica.
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