rinvenimento straordinario in Egitto: scoperta una città di 3.400 anni vicino ad Alessandria

La storia dell’antico Egitto continua a regalarci sorprese e scoperte che arricchiscono la nostra comprensione di questa civiltà millenaria. Recentemente, nel nord-ovest dell’Egitto, un team di archeologi francesi ha fatto una scoperta eccezionale: i resti di una città risalente a circa 3.400 anni fa. Questo ritrovamento si trova a Kom el-Nugus, a circa 40 chilometri da Alessandria, nel Delta occidentale del Nilo, un’area finora poco esplorata rispetto ad altri siti del paese.

la riscoperta di Kom el-Nugus: tracce di un passato glorioso

Kom el-Nugus, che per secoli è rimasta sepolta sotto la sabbia, rivela finalmente i suoi segreti grazie agli sforzi dell’equipe guidata da Sylvain Dhennin, del CNRS e docente all’università di Lione. Le scoperte indicano che il sito appartenne alla XVIII dinastia egizia, un periodo denso di figure storiche di rilievo come Akhenaton, Nefertiti e Tutankhamon. Le strutture emerse, realizzate in mattoni crudi, offrono una testimonianza tangibile dello sviluppo e dell’attività economica dello stabilimento umano antico, suggerendo una presenza umana stabile e ben organizzata.

dinamiche commerciali e politiche nel Delta occidentale

La scoperta di Kom el-Nugus sfida l’ipotesi che considerava la parte occidentale del Delta una regione marginale prima dell’influenza greca. I ritrovamenti, però, attestano che l’area fungeva da importante nodo commerciale e politico già in epoca faraonica. La qualità e la quantità degli artefatti rinvenuti indicano un’economia vivace e una connessione diretta con le autorità centrali, rivelando così nuove prospettive sulla configurazione geografica e politica del Delta nell’antichità.

Vino reale: legami con la famiglia di Akhenaton

Uno degli aspetti più affascinanti del sito è legato ai reperti archeologici che collegano Kom el-Nugus direttamente alla famiglia reale egizia. Frammenti di anfore con iscrizioni relative a Merytaton, la primogenita di Akhenaton e Nefertiti, suggeriscono l’esistenza di una produzione vinicola di alto livello, forse controllata direttamente dalla corte regale. Questo legame conferma non solo l’importanza economica del sito ma anche il suo valore simbolico e politico.

Kom el-Nugus: un polo religioso e politico

Oltre all’aspetto economico, il sito di Kom el-Nugus svela anche tracce significative legate al potere religioso. I resti di un tempio dedicato a Ramesses II, con blocchi decorati che rappresentano il dio solare Ra-Horakhty e iscrizioni che menzionano il faraone Seti II, illustrano l’importanza del culto e il legame stretto tra la religione e la politica dell’epoca. Tali ritrovamenti evidenziano la centralità religiosa e politica del sito nel contesto più ampio della civiltà egizia.

l’impatto dei nuovi ritrovamenti sulla ricerca archeologica

La scoperta di Kom el-Nugus si inserisce all’interno di un periodo fertile per l’archeologia egizia, con recenti scoperte che continuano a illuminare periodi e dettagli precedentemente oscuri o meno studiati della storia dell’Egitto. Ogni nuova scoperta non solo arricchisce il nostro sapere storico, ma apre anche nuove strade per la ricerca futura, promettendo ulteriori rivelazioni sulle dinamiche culturali ed economiche delle antiche civiltà egizie. Sylvain Dhennin ha sottolineato l’importanza di queste nuove informazioni nel ridefinire la nostra comprensione del passato egiziano, segnando un passo significativo per gli studi egittologici.

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