Giancarlo Sangregorio: un viaggio tra sculture, natura e tecnologia a cento anni dalla nascita
L’iniziativa per commemorare Giancarlo Sangregorio, a 100 anni dalla sua nascita, va oltre una semplice esposizione artistica, portando i visitatori in un percorso immersivo e interattivo nei luoghi che hanno ispirato il noto scultore milanese. Questo progetto si avvale della tecnologia moderna per esplorare le profonde interazioni tra l’arte, l’ambiente e l’umanità, proponendo una nuova dimensione di coinvolgimento attraverso un’app innovativa.
arte, natura e tecnologia: un’introduzione al progetto
L’ambizioso progetto, reso possibile dalla Fondazione Giancarlo Sangregorio, non si limita alla tradizionale esposizione di opere d’arte. Con il lancio della fsg-app, disponibile dal 16 aprile, i visitatori possono esplorare in modo interattivo i luoghi e le opere che hanno segnato la vita di Sangregorio. Questa app non solo guida i visitatori in un viaggio attraverso la sua produzione artistica, ma enfatizza anche la connessione tra l’arte di Sangregorio e la natura che lo ha ispirato.
Molto del lavoro di Sangregorio è influenzato dall’ambiente che lo circondava. La sua convinzione che arte e natura siano indissolubilmente legate è il fondamento dell’intera iniziativa. Grazie al patrocinio del Comune di Milano, della Regione Lombardia e al supporto della Fondazione Cariplo, il progetto punta a rendere accessibile l’arte e a instaurare un dialogo tra le opere e il contesto naturale che le accoglie.
Curato da esperti del calibro di Lorella Giudici e Francesca Marcellini, il progetto coinvolge molte istituzioni culturali di rilievo a Milano e non solo. Tra queste, il Palazzo Citterio e la Pinacoteca di Brera, dove le opere di Sangregorio trovano il loro posto tra collezioni prestigiose, offrendo un’opportunità unica per avvicinare un pubblico più vasto all’eredità artistica dello scultore.
il cuore dell’esperienza: la fondazione e il panorama artistico
Il vero centro di questa iniziativa è la sede della Fondazione Giancarlo Sangregorio a Sesto Calende, situata sulle splendide rive del Lago Maggiore. Qui, i visitatori possono partecipare a visite guidate della casa museo, immergendosi nella vita e nel lavoro di Sangregorio. L’estate porta con sé una mostra distintiva che esamina le relazioni creative tra Sangregorio e i suoi contemporanei, tra cui artisti di spicco come Enrico Baj e Lucio Fontana.
Il panorama artistico di Milano si popola delle sculture di Sangregorio disposte in vari spazi pubblici. Ad esempio, la scultura ‘Itinerario nel vuoto‘ in via Clerici è accompagnata dallo studio preparatorio esposto nelle Gallerie d’Italia. Inoltre, il Palazzo Citterio espone ‘Genesi di una stirpe‘, opera del 1959 che rappresenta l’esplorazione iniziale di Sangregorio del tema del vuoto.
La Pinacoteca di Brera e altre istituzioni cittadine come la Permanente fungono da tela viva per le opere di Sangregorio, trasformando Milano in un vero e proprio percorso artistico. Questo itinerario non solo invita gli appassionati d’arte a esplorare il lavoro dello scultore, ma li incoraggia a vedere la città come parte integrante della sua creazione artistica.
espansione geografica: dal lago maggiore ai comuni limitrofi
Il progetto non si ferma ai confini milanesi ma si estende lungo il Lago Maggiore, creando un’ampia rete culturale. Qui, quindici pannelli informativi conducono i visitatori in un viaggio attraverso la vita e l’opera di Sangregorio, presentando una narrazione arricchita dal particolare contesto naturale.
A Sesto Calende, una mostra fotografica documenta il rapporto speciale tra Sangregorio e il fotografo Gian Barbieri, illustrando la continua esplorazione dell’artista del dialogo tra scultura e fotografia. Oppure, in comuni come Arona e Ispra, ulteriori esposizioni arricchiscono il progetto culturale, portandolo ancora più lontano.
Tra le altre tappe di rilievo troviamo il Castello di Masnago e la pittoresca Valle Vigezzo. In particolare, a Druogno, il ‘Giardino di Montagna‘ rappresenta un’installazione permanente di opere a cielo aperto situate presso l’oratorio settecentesco di San Giulio. Queste creazioni, collocate in un contesto naturale, consentono agli spettatori di comprendere appieno la prospettiva unica di Sangregorio, che vedeva l’ambiente come un continuo stimolo artistico.
un eredità artistica raccontata in catalogo
Un’importante componente del progetto ‘Giancarlo Sangregorio 100 anni‘ è il catalogo pubblicato in collaborazione con Skira. Curato da Elena Pontiggia, questo volume raccoglie oltre mille opere dell’artista, offrendo un’intensa ricostruzione storica e artistica della vita e del lavoro di Sangregorio, resa possibile dall’esperto lavoro di Lorella Giudici.
Questo catalogo non è solo uno strumento di celebrazione; si propone di comunicare il profondo legame di Sangregorio con il territorio che lo ha ispirato. La sua arte non è mai stata isolata, ma sempre intrinsecamente collegata alla comunità e alla natura. Attraverso mostre, visite interattive e una documentazione completa della sua opera, il progetto offre un’opportunità di riscoperta e rivalutazione che mira ad intrecciare arte, territorio e memoria in un vibrante patrimonio culturale.
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