Ti è comparso questo nuovo tasto su WhatsApp? Scopri come disattivarlo subito
C’è una novità in casa WhatsApp che ha attirato parecchia attenzione negli ultimi giorni. Si tratta di un pulsante nuovo, apparso in basso a destra dell’interfaccia.
Parliamo di un cerchio colorato, tendente al lilla, che dà accesso diretto a Meta AI, l’assistente virtuale sviluppato da Meta. Il rollout non è stato uguale per tutti: c’è chi lo trova solo su WhatsApp, chi su Instagram, chi su entrambe. In ogni caso, la novità è arrivata anche in Italia, e le reazioni non si sono fatte attendere.
Alcuni utenti l’hanno accolto con curiosità, altri con perplessità. In molti hanno iniziato a chiedersi se fosse possibile disattivare il tasto o almeno nasconderlo. Al momento, però, la risposta è piuttosto semplice: no, non si può. Meta ha confermato che l’integrazione è fissa e che l’assistente si attiva solo se lo si chiama esplicitamente, cliccando sul cerchio o scrivendo “@metaai” in una chat. Ma anche se non lo si usa, resta lì. Visibile.
Le novità di WhatsApp sul tuo smartphone
Il malcontento, soprattutto su WhatsApp, sembra legato più alla posizione del bottone che alla funzione in sé. Si trova sia su altri tasti che con le chat sottostanti a vista, e capita di premerlo per errore. Non è raro aprire la finestra del chatbot senza volerlo. In un’app pensata per essere rapida e diretta, questo tipo di cambiamento può risultare spiazzante, specie per chi ha abitudini consolidate.
Va anche detto che, dal punto di vista della sicurezza, non ci sono modifiche rilevanti. Le chat personali continuano a essere protette dalla crittografia end-to-end. Meta AI non ha accesso ai messaggi privati e si attiva solo se coinvolto direttamente. Non ci sono segnali che facciano pensare a rischi concreti per la privacy.
Tuttavia, è interessante osservare come le reazioni siano molto diverse da persona a persona. Alcuni utenti sono indifferenti alla presenza del pulsante, altri lo trovano superfluo, altri ancora apprezzano l’aggiunta, specie se hanno già familiarità con chatbot e assistenti virtuali. Non è quindi una questione univoca, ma piuttosto un segnale di come ogni modifica, anche apparentemente secondaria, possa cambiare l’esperienza d’uso.
L’intelligenza artificiale nel nostro quotidiano
In certi contesti, l’introduzione di strumenti basati su intelligenza artificiale è vista come un passo naturale. In altri, può risultare forzata. WhatsApp, per sua natura, è un’app legata a un uso quotidiano e molto pratico: messaggi, gruppi, foto, vocali. L’inserimento di una funzione conversazionale automatica si discosta un po’ da questo schema.
Per ora, l’integrazione resta. Non è prevista una funzione per nascondere il cerchio, né sembra esserci all’orizzonte un’opzione per farlo. Meta ha ribadito che l’assistente è passivo, che non interferisce se non chiamato. Ma anche in assenza di interazione, la sua presenza visiva continua a generare commenti.
È probabile che nei prossimi mesi ci saranno altri aggiornamenti, magari anche variazioni sul posizionamento o sulla possibilità di personalizzare l’interfaccia. Al momento, però, lo scenario è questo: un’aggiunta visibile, non obbligatoria nell’uso, ma nemmeno rimovibile.
C’è chi la ignora e chi la nota ogni volta che apre l’app. In fondo, come per molte novità digitali, è solo questione di abitudine. Oppure no. Dipende dalle aspettative, dal modo in cui ognuno vive certe modifiche. Talvolta basta un dettaglio per cambiare il rapporto con uno strumento che sembrava non dover cambiare mai.
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