Strategie di crescita sostenibile per il settore orafo campano: focus sull’incontro al Tarì
Il comparto orafo in Campania si trova sotto i riflettori grazie a un importante incontro organizzato da Intesa Sanpaolo presso il Tarì di Marcianise. L’evento ha riunito operatori del settore con l’obiettivo di stimolare investimenti in transizione ambientale, digitale e governance. Questa iniziativa, parte delle attività del Laboratorio ESG della banca, prevede un sostegno finanziario di 500 milioni di euro alle aziende locali.
investimenti strategici e sostenibilità: il ruolo di intesa sanpaolo
L’incontro organizzato da Intesa Sanpaolo al Tarì si è concentrato sull’importanza di guidare le piccole e medie imprese verso modelli di business sostenibili. Giuseppe Nargi, Direttore Regionale Campania, Calabria e Sicilia di Intesa Sanpaolo, ha delineato le numerose opportunità finanziarie a disposizione delle aziende del territorio. Egli ha sottolineato l’importanza della sostenibilità come elemento cruciale per garantire la competitività a lungo termine delle imprese orafe campane.
Le linee guide del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza sono state un punto focale del discorso, evidenziando come il supporto alle imprese in un cammino di crescita versatile e positivo sia essenziale per l’ambiente e l’economia locale. La banca ha già stabilito 60 accordi di filiera coinvolgendo una vasta rete di fornitori, generando un indotto di 4,7 miliardi di euro. Il focus è su ulteriori investimenti nelle distrivazioni di distretti e filiere produttive, mirando a un impatto forte sul territorio.
il panorama attuale del settore orafo campano
Vincenzo Giannotti, Presidente del Centro Orafo Tarì e del Distretto Orafo Campano, ha offerto una panoramica dello stato attuale del settore orafo, mettendo in evidenza sia i punti di forza che le sfide da affrontare. Da anni, il Tarì si impegna nella promozione della sostenibilità lungo tutta la filiera, ponendo l’accento sull’importanza di creare forti relazioni con la comunità locale e il territorio circostante.
Secondo un’analisi del Research Department di Intesa Sanpaolo, la Campania gioca un ruolo cruciale nel contesto italiano con il 6% delle aziende specializzate nella produzione di articoli di oreficeria. La regione ha saputo coniugare abilmente tradizione e innovazione, unendo tecniche storiche come la lavorazione del corallo e dei cammei a una formazione avanzata, soprattutto grazie al contributo della scuola del Tarì.
dinamicità di mercato e potenziale per le esportazioni
Nonostante la Campania non sia tradizionalmente forte nelle esportazioni rispetto ad altre regioni italiane come Arezzo, Vicenza e Valenza, il settore orafo campano sta mostrando una crescita promettente. Tra il 2019 e il 2024, le vendite all’estero hanno registrato un tasso di crescita medio annuo del 7,3%, con stime che prevedono un valore complessivo di oltre 39 milioni di euro nel 2024.
Questa dinamica suggerisce che le imprese campane stanno iniziando a trovare spazi nei mercati internazionali, adattando le loro offerte per soddisfare le esigenze globali. L’incontro al Tarì rappresenta quindi un momento cruciale per il settore, poiché potenzialità di sviluppo e innovazione sono ora a portata di mano. Le imprese orafe campane sono sulla buona strada per affermarsi non solo sul territorio nazionale, ma anche a livello globale, adottando al contempo un approccio responsabile e sostenibile nel loro operato.
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