moving kinship: l’arte della danza al servizio dell’inclusione a servigliano
Il comune di Servigliano, situato nella provincia di Fermo, si prepara ad ospitare un evento culturale di grande rilievo. Il 13 aprile sarà il giorno dell’inaugurazione del tour europeo di Moving Kinship, un progetto all’avanguardia che mescola danza, memoria storica e attualità per promuovere l’inclusione sociale. Ideato dalla coreografa Beatrice Allegranti, il progetto coinvolge giovani rifugiati e migranti, affrontando tematiche di forte impatto come la migrazione, la guerra e la salute mentale.
un viaggio emotivo da piazza roma a la casa della memoria
L’appuntamento di Servigliano, intitolato “Come Closer, Listen | Vieni Più Vicino, Ascolta”, va ben oltre la semplice rappresentazione artistica. La performance inizierà da Piazza Roma per concludersi a La Casa della Memoria. Non è una scelta di percorso casuale: ogni passo del cammino è pensato per stimolare una riflessione profonda sulle storie dei migranti che vivono sul territorio. Attraverso il movimento e la narrazione, gli artisti daranno voce alle esperienze dei partecipanti, raccolte da Beatrice Allegranti tramite interviste effettuate nei mesi precedenti. La performance ha l’intento di instaurare un dialogo tra passato e presente, coinvolgendo attivamente sia gli artisti sia il pubblico.
Il destino finale a La Casa della Memoria non è scelto a caso. Questo luogo, ora Monumento Nazionale, è un simbolo di resistenza contro ogni forma di fascismo e xenofobia. La scelta di terminare qui la performance rafforza il messaggio politico e sociale dell’evento, creando un legame indissolubile tra la memoria collettiva del passato e le storie di chi cerca oggi una nuova casa e una nuova vita.
l’ampiezza internazionale di moving kinship
Moving Kinship non è solo un tour, ma un progetto internazionale che coinvolge una vasta rete di artisti e partner da tutta Europa. Sostenuto da enti come Perform Europe e Creative Europe, il progetto abbraccia paesi come Italia, Lettonia, Ucraina e Paesi Bassi, offrendo contributi unici che rispecchiano le diverse sfaccettature sociali di ciascun contesto nazionale.
In Olanda, l’attenzione si concentra sulle problematiche legate alla demenza precoce, mentre in Lettonia sono le persone sorde a essere al centro della scena. In Ucraina, la lente apre un varco sulle esperienze dei reduci di guerra. Grazie a questo approccio deliberatamente inclusivo, la performance di Moving Kinship si adatta alle esigenze di ciascun luogo, trasformando la diversità culturale e umana in un’opera d’arte che unisce creatività e empatia.
Creando hub performativi che amalgamano danza, musica, parole e video, il progetto si distacca dalle narrazioni artistiche tradizionali, offrendo una piattaforma espressiva ad individui frequentemente esclusi. Questo non solo arricchisce l’arte stessa, ma offre un modello alternativo di come l’arte possa servire come strumento di inclusione e comprensione reciproca.
il viaggio visuale del tour: un film documentario
Il tour di Moving Kinship troverà anche una sua forma visiva grazie alla realizzazione di un film documentario, previsto per il rilascio nel novembre 2025. Ogni tappa del tour sarà catturata dalla telecamera, creando una testimonianza duratura che dia parola e movimento a un viaggio artistico collettivo. Le immagini e le storie immortalate nel documentario serviranno a documentare non solo la bellezza del corpo in movimento, ma anche la profonda narrativa umana che ciascun partecipante porta in scena.
Con il film, la memoria di queste esperienze verrà amplificata ben oltre la durata del tour, proponendo la danza come un potente veicolo di storie umane che altrimenti rischierebbero di andar perse. Al cuore di Moving Kinship c’è quindi la volontà di creare un impatto significativo, non solo su chi ha vissuto queste esperienza artistiche in prima persona, ma anche su coloro che avranno la possibilità di assistere e lasciarsi toccare da un racconto collettivo potente e commovente.
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