Il successo del Vinitaly e il debutto di “Poggipié”: tradizione e innovazione a Verona
Al Vinitaly di Verona, il rinomato evento dedicato al vino, Annabella Pascale ha suscitato grande interesse con la presentazione di “Poggipié”, un nuovo vino dell’IGT Toscana. Pascale gestisce la storica Tenuta di Artimino, situata nel cuore della Toscana, insieme al cugino Francesco Spotorno. Con una storia familiare di successi e sfide, questa azienda continua a essere un punto di riferimento nel panorama vitivinicolo.
la storica tenuta di Artimino
La Tenuta di Artimino si estende su un vasto terreno di 78 ettari di vigneti, collocata nel cuore del Barco Reale, un’antica riserva di caccia dei Medici. La proprietà ha radici profonde grazie al lavoro della famiglia Olmo, che ha legato il proprio nome a questo territorio. Giuseppe Olmo, noto ciclista e intraprendente imprenditore, è stato un pioniere in questo senso. Dopo aver lasciato un segno indelebile nelle competizioni ciclistiche, come la Milano-Sanremo e il Giro d’Italia, Olmo ha trovato nella Toscana un nuovo stimolo per la sua attività imprenditoriale.
Negli anni ’80, Olmo decise di investire nella Tenuta di Artimino acquistando un terreno di 750 ettari, di cui 78 dedicati alla viticoltura, introducendo così una nuova tradizione vitivinicola nella famiglia. I suoi nipoti, Annabella Pascale e Francesco Spotorno, continuano oggi a portare avanti questa eredità, dimostrando grande dedizione e passione per la cultura del vino. Le radici storiche e culturali del terreno rappresentano infatti un incentivo potente per proseguire con determinazione il sogno di famiglia.
il debutto del cabernet franc “Poggipié”
Al Vinitaly, il pubblico ha avuto l’opportunità di scoprire “Poggipié”, un Cabernet Franc del 2022, che segna l’inizio di una nuova avventura per la Tenuta di Artimino. Annabella Pascale ha illustrato come la realizzazione di questo vino sia frutto di un intenso lavoro di ricerca sui vigneti, durato due anni. Supportata dall’enologo Riccardo Cottarella, presidente di Assoenologi, Pascale ha compiuto un significativo passo avanti nel suo progetto vinicolo.
L’introduzione di “Poggipié” è il risultato di un’indagine dettagliata sulle proprietà pedoclimatiche dei vigneti. La varietà dei suoli e dei microclimi ha permesso alla tenuta di ottimizzare al massimo il potenziale del proprio terroir. Con la scoperta di 26 diverse varietà di vitigni, la tenuta ha potuto creare un vino che rispecchia fedelmente la ricchezza e la diversità del territorio. Queste caratteristiche distintive garantiscono a “Poggipié” una personalità unica, rendendolo un elemento di spicco nel panorama vinicolo italiano.
il ruolo del vino nella cultura italiana
In Italia, il vino occupa un posto d’onore, rappresentando un simbolo della tradizione e della cultura del Paese. Il lavoro della Tenuta di Artimino, guidata da Annabella Pascale, è un esempio di come sia possibile fondere la tradizione con l’innovazione nel settore vitivinicolo. Ogni bottiglia prodotta dalla tenuta riflette la passione per la viticoltura e il profondo legame con il territorio toscano.
Pascale ha scelto di investire in un progetto ambizioso con “Poggipié”, non solo come investimento economico ma anche come tributo alla storia familiare e al ricco patrimonio culturale italiano. La tenuta non è solo impegnata nella produzione vinicola di qualità, ma anche nella promozione delle risorse e delle tradizioni locali. Attraverso un’attenta esplorazione del suolo e un profondo rispetto per l’ambiente, la Tenuta di Artimino si dedica a garantire la sostenibilità e l’eccellenza dei propri prodotti.
La presenza di realtà come la Tenuta di Artimino al Vinitaly rappresenta il costante rinnovamento del mondo del vino italiano, un settore che non smette di stupire e che continua a raccontare storie ed emozioni legate a territori straordinari.
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