Aumento dell’attività della polizia in Alto Adige: arresti e denunce in espansione
Le recenti statistiche presentate durante il 173° anniversario della polizia di Stato segnalano un notevole incremento delle attività di arresto e denuncia in Alto Adige. Il questore Paolo Sartori ha evidenziato dati che offrono una visione chiara dell’evoluzione della criminalità e delle misure di sicurezza adottate nella regione. Questo fenomeno sottolinea il crescente impegno delle forze dell’ordine e suggerisce un cambiamento nel panorama criminale locale.
un anno di intensificazione dell’arresto e delle denunce
Nel periodo tra il 1° aprile 2024 e il 31 marzo 2025, l’Alto Adige ha registrato un’impennata nel numero di arresti, arrivando a quota 298 rispetto ai 172 dell’anno precedente. Parallelamente, le denunce sono passate da 1.465 a 1.773. Questo aumento non riguarda solo il quantitativo totale, ma anche specifici settori criminali. Le truffe e le frodi informatiche, ad esempio, hanno visto un rialzo da 210 a 224 casi, mentre i cosiddetti reati da codice rosso, legati alla violenza domestica e alle molestie, sono saliti da 188 a 194. Questi numeri indicano non solo una maggiore efficienza e reattività nelle operazioni di polizia, ma potrebbero suggerire anche un reale aumento della criminalità.
D’altra parte, il sequestro di stupefacenti ha registrato una diminuzione, passando da 43.339 kg a 28.767 kg. Questo dato potrebbe indicare un cambiamento nelle strategie di traffico di sostanze illecite, rendendo necessarie ulteriori indagini. Potrebbe trattarsi di una temporanea flessione nell’attività di spaccio oppure di una riorganizzazione delle modalità operative nel traffico di droga.
cambiamenti nelle dinamiche migratorie
L’attenzione della questura di Alto Adige si è focalizzata anche sull’immigrazione, segnalando dati significativi. Le espulsioni sono raddoppiate, passando da 57 a 117, riflettendo un’intensificazione dei controlli sui soggetti irregolari. Gli ordini di allontanamento dal territorio nazionale sono aumentati da 90 a 118, mentre i dinieghi e le revoche dei permessi di soggiorno sono passati da 99 a 121. Tuttavia, il numero di permessi rilasciati ha visto un aumento notevole, da 17.763 a 23.839.
Questi dati potrebbero indicare un impegno più accentuato delle autorità nel gestire i flussi migratori in modo più rigoroso e organizzato, rispondendo alle sfide poste dall’immigrazione nella regione. La crescente attenzione verso la regolamentazione dei permessi e l’identificazione degli individui irregolari si inserisce in un contesto di aumento generale degli arrivi, che richiede una gestione attenta e mirata delle risorse.
nuove sfide nel contrasto alla criminalità
All’interno di questo contesto, cambiamenti significativi sono stati osservati nei crimini domestici e non solo. Il protocollo Scudo, che monitora le liti familiari, ha riportato un aumento delle segnalazioni da 203 a 307 episodi. Anche i casi di rapine e scippi sono cresciuti, da 39 a 51, così come le risse, passate da 123 a 147. Questi dati riflettono un ambiente sociale che può presentare segni di crescente tensione.
Parallelamente, alcuni crimini mostrano una tendenza al ribasso. I furti, ad esempio, sono diminuiti da 868 a 737, così come le aggressioni e le liti, che sono calate da 1.251 a 880. Anche i danneggiamenti sono in flessione, da 101 a 83. Questi numeri suggeriscono che la strategia di prevenzione adottata dalle autorità stia avendo un effetto positivo in alcuni ambiti.
Le misure preventive sono state rafforzate, con un aumento delle sorveglianze speciali da 4 a 12 e dei fogli di via obbligatori da 39 a 209. Anche i Daspo, strumenti di prevenzione per evitare la partecipazione a eventi sportivi, sono cresciuti da 29 a 48, insieme ai D.ac.ur, dispositivi di monitoraggio delle condotte di pericolo, che sono passati da 34 a 49. Questi incrementi evidenziano un impegno costante nel controllo e nella prevenzione dei comportamenti criminali attraverso interventi precauzionali più rigorosi.
La polizia di Stato continua a monitorare attentamente la sicurezza pubblica nell’Alto Adige, affrontando un contesto criminale che si evolve in maniera complessa e variegata.
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