cresce l’impegno della polizia italiana: tra manifestazioni e sicurezza informatica nel 2024

Nel 2024, la polizia italiana ha affrontato un anno di intensa attività, con un massiccio impegno per gestire manifestazioni pubbliche e per affrontare sfide emergenti nel campo della sicurezza informatica. Il contesto nazionale ha visto le forze dell’ordine mobilitarsi per garantire ordine pubblico e sicurezza ai cittadini, delineando un quadro di complessità e impegno costante.

la polizia italiana e la gestione delle manifestazioni pubbliche

Nel corso del 2024, le forze dell’ordine in Italia hanno fronteggiato una serie di eventi pubblici che hanno coinvolto attivamente la popolazione. Sono state organizzate 510.862 unità di rinforzo per rispondere a 12.302 manifestazioni pubbliche. Questi eventi hanno coperto una vasta gamma di tematiche, tra cui politica, con 4.610 manifestazioni, e questioni sindacali e occupazionali, che ne contano 4.187. Anche le manifestazioni studentesche hanno avuto un certo rilievo, con 269 eventi dedicati alle loro istanze.

Un numero considerevole di manifestazioni, 854 per l’esattezza, ha riguardato questioni ambientali, mentre 1.874 eventi hanno portato in piazza messaggi antimilitaristi. Anche l’immigrazione è stato un tema centrale, con 185 manifestazioni dedicate. Infine, altri 323 eventi hanno sollevato aspetti sociali vari. Nonostante le misure preventive adottate, sono stati segnalati 322 eventi con turbolenze significative, che hanno portato a 16 arresti e 2.069 denunce a piede libero.

Durante queste operazioni, 258 membri della Polizia di Stato hanno subito lesioni. Questi dati trovano riscontro nella rivista “Poliziamoderna”, in occasione del 173° anniversario della fondazione del corpo. Le cifre testimoniano la necessità di un intervento tempestivo delle forze dell’ordine per affrontare situazioni di ordine pubblico complesse.

il ruolo costante delle forze dell’ordine: chiamate e interventi

Le Sale operativa della Polizia, durante l’anno, hanno ricevuto 4.351.509 chiamate di emergenza. Da queste richieste, sono scaturiti 1.244.664 interventi, con la conseguente arresto di 8.602 individui e 47.293 denunce. Questi numeri evidenziano quanto il lavoro delle pattuglie sia indispensabile per garantire la sicurezza giornaliera.

Un fenomeno in crescita è rappresentato dall’aumento dei Daspo, con un incremento del 40% rispetto all’anno precedente. Questa misura di sicurezza è stata applicata non solo in ambito sportivo, ma anche per contenere episodi di violenza nelle aree urbane, mostrando un impegno mirato a preservare l’ordine pubblico.

Il 2024 ha visto anche un significativo incremento delle misure preventive da parte dei questori: gli ammonimenti per comportamenti persecutori sono aumentati del 30%, mentre le proposte di sorveglianza speciale per soggetti legati a stalking o maltrattamenti hanno registrato un incremento del 47%. Queste procedure sono essenziali per garantire protezione e supporto alle vittime.

contrasto al terrorismo e questioni di sicurezza nazionale

Nell’ambito del contrasto al terrorismo, le forze dell’ordine hanno condotto 23 arresti significativi, che includono 11 individui con legami con gruppi jihadisti e un numero corrispondente con gruppi etnico-indipendentisti e marxisti-leninisti. Un altro arresto ha riguardato il traffico di armi.

Le indagini sul fronte dell’estremismo politico hanno coinvolto 2.051 persone legate all’estremismo di sinistra e hanno portato a 8 arresti. Per quanto riguarda l’estremismo di destra, la Digos ha condotto 29 azioni restrittive e ha denunciato 296 persone. Queste attività fanno parte di un impegno costante nella prevenzione di atti estremisti e nella preservazione dell’incolumità pubblica.

La violenza tra tifoserie è un’altra questione prioritaria che ha comportato 115 arresti e 1.721 deferimenti al giudice. I sequestri di materiali pericolosi da parte della Polizia mettono in luce la necessità di vigilare su questo specifico ambito per prevenire episodi di violenza collegati agli eventi sportivi.

sicurezza informatica: lotta ai crimini digitali

Il panorama della sicurezza è stato ulteriormente complicato dalla necessità di fronteggiare crimini digitali in crescita costante. Il Centro nazionale per il contrasto della pedopornografia online ha coordinato ben 2.828 indagini, focalizzandosi su 1.184 soggetti investigati. È stata effettuata un’analisi di 42.231 siti web, con l’inserimento di 2.775 piattaforme illecite in black list per impedirne l’accesso.

Gli episodi di adescamento online sono stati allarmanti, con 374 casi, 207 dei quali hanno coinvolto minori tra i 10 e i 13 anni. Il fenomeno del cyberbullismo ha registrato 323 casi, prevalentemente tra ragazzi di 14 e 17 anni. La situazione di vigilanza costante è resa ancora più complessa dai 9.300 casi di stalking, minacce e molestie, che hanno portato a inchieste su 1.393 soggetti.

L’impegno delle forze dell’ordine nella cybersecurity è fondamentale per proteggere cittadini e imprese da crescenti minacce digitali. La continua evoluzione delle tecnologie comporta la necessità di risorse adeguate e di un approccio strategico nel contrasto ai crimini informatici, rendendo questo un ambito prioritario nella gestione della sicurezza nazionale.

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