Cerveteri celebra la musica sacra: lo Stabat Mater di Pergolesi protagonista a primavera

Il 12 aprile 2025, la città di Cerveteri diventerà il palcoscenico di un evento culturale di grande rilievo dedicato alla musica sacra. Nella suggestiva cornice della Chiesa della SS. Trinità, prenderà vita la rappresentazione dello Stabat Mater di Giovanni Battista Pergolesi, un capolavoro del repertorio barocco. Questa esecuzione non solo metterà in risalto l’elevata carica emotiva dell’opera, ma offrirà anche al pubblico un’opportunità unica di riflettere sulle tematiche del dolore e della compassione.

la storia dello Stabat Mater di Pergolesi

Composto tra il 1734 e il 1736 su commissione della confraternita napoletana dei Cavalieri della Vergine dei Dolori di San Luigi al Palazzo, lo Stabat Mater di Pergolesi rappresenta uno dei massimi esempi dell’oratorio barocco. L’opera è dedicata alla Vergine Maria, evocando il dolore della Madre di Cristo ai piedi della croce durante la crocifissione. La scelta di Pergolesi di musicare questo testo latino tradizionale, spesso eseguito durante la Settimana Santa, sottolinea la profondità emotiva e l’intensità spirituale che caratterizzano il lavoro.

A differenza dell’opera lirica, l’oratorio non prevede grandi scenografie o costumi elaborati, ma fa leva su una forma concertistica che privilegia la forza della musica e del testo. Gli interpreti, che combinano canto e recitazione, offrono al pubblico un’esperienza di meditazione e raccoglimento. La composizione musicale di Pergolesi, infatti, esalta le sfumature emotive del dolore materno attraverso melodie struggenti e armonie vocali ricche di pathos, facendo emergere una nuova dimensione di introspezione e spiritualità.

protagonisti e strutturazione del concerto

Organizzato dalla Parrocchia della SS. Trinità sotto la guida di Don Mario Vecchiarelli e coordinato da Dimitri Terenzi, in collaborazione con l’Associazione ArcheoTheatron, l’evento vedrà un cast artistico d’eccezione. Il soprano Orietta Manente e il contralto Annarita Cerrone, accompagnate al pianoforte dal maestro Luigi Mastracci, saranno le voci protagoniste del concerto. A impreziosire la rappresentazione, l’attore e regista Agostino De Angelis, affiancato da Gianfranco Brannetti, porterà una dimensione teatrale alla narrazione dello Stabat Mater.

Un elemento di grande valore aggiunto sarà dato dalla partecipazione degli alunni delle classi IIA, IIB, IIC, IID dell’Istituto Comprensivo G. Cena, diretti dall’insegnante Ilaria Dall’Acqua. Questa collaborazione tra artisti professionisti e giovani studenti offre un’opportunità formativa e di arricchimento personale per i ragazzi, introducendoli al mondo della musica sacra e alla bellezza intramontabile dell’opera di Pergolesi.

l’impatto multimediale dell’evento

Innovativo sul fronte della presentazione, l’evento includerà un montaggio multimediale a cura di Desirée Arlotta, concepito per amplificare l’impatto emotivo del concerto attraverso immagini suggestive. Questa fusione di elementi visivi e sonori punta a creare un viaggio sensoriale che coinvolgerà il pubblico in una profonda riflessione sull’universalità del dolore e della compassione.

In un contesto globale segnato da conflitti e sofferenze, lo Stabat Mater di Pergolesi emerge ancora una volta come un messaggio d’umanità e solidarietà. Le tematiche eternamente attuali dell’opera di Pergolesi trovano nuova forza simbolica, invitando gli spettatori a confrontarsi con le esperienze di dolore e redenzione che accomunano l’umanità.

parte del festival internazionale Theater-Opera

L’esecuzione dello Stabat Mater è inserita nella II Edizione del Festival Internazionale Theater-Opera Lirica Pocket Italia, promosso da Agostino De Angelis. Con il patrocinio della Regione Lazio, della Città Metropolitana di Roma Capitale e del Comune di Cerveteri, il festival rappresenta un importante veicolo di promozione culturale per la musica e le arti sceniche.

L’ingresso gratuito all’evento è un invito rivolto a tutti gli amanti della musica e della cultura, permettendo loro di vivere l’esperienza di uno spettacolo che non solo emoziona e commuove, ma sollecita una riflessione profonda su temi universali e senza tempo.

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