Nuovo progetto per un polo archivistico a roma: l’agenzia del demanio annuncia il bando

L’Agenzia del Demanio ha recentemente annunciato il lancio di un nuovo progetto per la costruzione di un importante Polo archivistico. Destinato al Ministero dell’Economia e delle Finanze, il progetto rappresenta un significativo passo avanti nel miglioramento della gestione dei documenti pubblici in Italia. Situato presso la storica “Caserma 8° Cerimant” in via Prenestina a Roma, il bando delinea un progetto ambizioso che prevede anche lavori di urbanizzazione e la creazione di un’area di accesso. Importanti dettagli sul progetto e sulle sue implicazioni economiche e culturali sono stati rivelati nella pubblicazione del bando.

un polo archivistico in un contesto storico unico

Il Polo archivistico verrà costruito in un’area di grande significato storico, vicino a un complesso militare risalente agli anni ’40. La Caserma 8° Cerimant, progettata dall’illustre ingegnere Pierluigi Nervi, è parte integrante di una zona che ha subito gravi danni durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo complesso militare innovativo è caratterizzato da una fitta rete di cunicoli sotterranei e rifugi antiaerei, testimonianza tangibile delle strategie di difesa adottate durante il conflitto.

Oltre al valore storico, l’area è oggetto di vincoli archeologici severi a causa della presenza di antiche vie e reperti di importanza rilevante. Le mappe ufficiali della Regione Lazio documentano la presenza di questi elementi storici che devono essere preservati durante la costruzione del polo. La sfida di coniugare lo sviluppo moderno con la conservazione del patrimonio storico rappresenta un’opportunità unica per valorizzare l’intero progetto, donandogli una dimensione culturale che va al di là della semplice funzione di archiviazione.

obiettivi economici e funzionali del progetto

Il nuovo Polo archivistico si inserisce in una strategia più ampia per ottimizzare l’uso degli spazi pubblici e ridurre i costi. Attraverso la razionalizzazione degli immobili esistenti, il progetto permetterà al Ministero dell’Economia di liberarsi di tre edifici in affitto, con un risparmio annuo stimato in circa 900.000 euro. Questo aspetto finanziario è cruciale in un contesto di riduzione della spesa pubblica e rappresenta una notevole opportunità di risparmio per lo stato.

Non solo economicamente vantaggioso, il progetto mira anche a centralizzare gli archivi di altre amministrazioni pubbliche, attualmente dislocati in diverse sedi. Con un edificio progettato per ospitare vasti archivi, l’iniziativa rappresenta un’efficace soluzione al problema della dispersione documentale, contribuendo a migliorare l’efficienza della gestione dei documenti pubblici.

L’edificio sarà grande 12.600 metri quadrati, e sarà costruito seguendo i moderni principi di sostenibilità e risparmio energetico. La struttura comprenderà cinque sezioni distinte, con capannoni prefabbricati su un unico livello e uffici disposti su due piani. La facciata sarà rivestita con pannelli di alluminio colorato per fornire isolamento termico e protezione solare, integrando anche piante rampicanti autoctone per migliorare l’estetica e la sostenibilità ambientale. Gli spazi esterni verranno arredati con piante locali, scelte per la loro capacità di ridurre allergeni e assorbire inquinanti.

soluzioni tecnologiche e sostenibilità ambientale

Il progetto del Polo archivistico non trascura l’importanza della tecnologia e della sostenibilità ambientale. Gli impianti previsti sono progettati secondo rigorose normative antincendio, con una classe di resistenza R 240, garantendo la massima sicurezza per il personale e i documenti custoditi. Un impianto fotovoltaico installato sul sito sarà in grado di generare 700 kW di potenza, superando così le esigenze energetiche della struttura e riducendo sensibilmente l’impatto ambientale.

Ulteriore attenzione è rivolta al monitoraggio dei criteri di sostenibilità, inclusi gli aspetti ambientali, sociali e di governance . Questo approccio riflette l’importanza crescente di incorporare strategie di sviluppo sostenibile nei progetti pubblici, allineandosi con gli obiettivi delineati dall’Agenzia del Demanio. Le proposte per la costruzione devono quindi contemplare questi aspetti, rendendo la sostenibilità un criterio fondamentale nella selezione finale degli operatori economici coinvolti.

L’inaugurazione di questo Polo archivistico segnerà un’importante transizione verso un modello di gestione pubblica più efficiente e rispettoso dell’ambiente. Indubbiamente, Roma vedrà un arricchimento nel proprio panorama architettonico, avvicinando la città a una più completa integrazione tra tradizione storica e innovazione tecnologica.

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