studenti stranieri in italia: il lungo cammino verso la cittadinanza tra ostacoli burocratici
Ottenere la cittadinanza italiana è un percorso spesso articolato e complesso, specialmente per gli studenti stranieri che risiedono nel Bel Paese. La storia di Emilia Sfichi, una giovane studentessa di origine romena, illustra in maniera emblematica le difficoltà di tale processo. Nonostante abbia passato quasi tutta la sua vita in Italia, l’ottenimento della cittadinanza ha richiesto a Emilia di affrontare complesse sfide burocratiche.
il percorso di emilia: una vita fra studio e integrazione in italia
Emilia Sfichi vive in Italia da quando aveva appena due anni. Oggi, a 22 anni, studia Relazioni Internazionali presso l’Università Roma Tre nella capitale italiana, avendo già ottenuto una laurea triennale in Scienze politiche a Cosenza. La profondità della sua integrazione nel tessuto sociale e culturale italiano rende ancora più sorprendente il suo faticoso iter verso la cittadinanza.
La madre di Emilia ha iniziato il processo di richiesta di cittadinanza per la figlia quando Emilia aveva 14 anni. Un passaggio che, in teoria, avrebbe dovuto facilitare il suo accesso ai diritti e alle opportunità tipiche di un cittadino italiano. Tuttavia, il percorso burocratico si è dimostrato più lungo e complicato di quanto potesse prevedere, costellato di ritardi e imprevisti che ne hanno amplificato le difficoltà.
l’impatto delle modifiche legislative e della pandemia
L’attesa iniziale, prevista in circa due anni, ha subito un brusco allungamento a causa delle modifiche legislative introdotte nel 2018 sotto il governo Conte-Salvini. Un decreto ha, infatti, esteso i tempi necessari per ottenere la cittadinanza da due a quattro anni, aumentando ulteriormente l’incertezza di Emilia. Tale attesa è diventata ancora più incerta con l’arrivo della pandemia di Covid-19, che ha paralizzato molte delle attività governative, incluse le pratiche relative alle cittadinanze.
Questo blocco nell’iter ha coinciso con un momento cruciale nella vita di Emilia: il suo compleanno il 17 maggio sembrava essere il termine entro il quale avrebbe potuto ottenere finalmente il riconoscimento tanto atteso. Invece, si è vista prorogare ancora una volta la possibilità di essere ufficialmente accolta come cittadina italiana, in un clima di generale incertezza che ha caratterizzato i mesi più intensi della pandemia.
l’ultima chance e la determinazione di emilia
Al compimento del diciottesimo anno, Emilia si è trovata costretta a presentare una nuova domanda di cittadinanza, spinta dalla necessità legale e dall’urgenza di portare a compimento questo lungo processo. Con il rischio concreto di rimanere senza cittadinanza se non fosse riuscita a giurare entro sei mesi dall’approvazione della richiesta, Emilia ha vissuto momenti di grande tensione.
Dieci giorni prima della scadenza di tale termine, è arrivata finalmente la comunicazione attesa: l’autorizzazione ufficiale che le permetteva di concludere definitivamente l’iter. Emilia ha così potuto giurare, chiudendo un capitolo di attese e incertezze e raggiungendo un traguardo significativo nel suo percorso di vita in Italia.
la cittadinanza italiana come simbolo di identità e appartenenza
Ottenere la cittadinanza per Emilia non è stato solo un riconoscimento burocratico, ma rappresenta un’affermazione della sua identità e del suo legame con l’Italia. La vita vissuta in questo paese, dalle scuole frequentate alla cultura assorbita giorno dopo giorno, ha ridefinito il senso del suo essere.
Sebbene continui a mantenere una connessione con le sue origini romene, l’italiano è diventato la sua lingua madre e la sua quotidianità è saldamente ancorata al contesto italiano. La cittadinanza ha così costituito un simbolo di appartenenza e riconoscimento del suo percorso e delle sue radici, un segno tangibile di un’integrazione riuscita e di un’apertura sociale e culturale che continua a evolversi.
La vicenda di Emilia evidenzia quanto complesse e sentite possano essere le tematiche legate alla cittadinanza, un tema di grande rilevanza non solo individuale ma sociale, che solleva interrogativi sul significato di appartenenza e identità in un contesto sempre più globalizzato.
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