Un saluto commosso a Elso Penzo: Chioggia si stringe attorno alla sua amata figura

La città di Chioggia si è ritrovata sotto un cielo grigio e piovoso per dare l’ultimo addio a Elso Penzo. Questa figura carismatica della comunità chioggiotta ha lasciato un vuoto incolmabile nel cuore dei cittadini. Conosciuto come “Elso Sindaco” per via della sua partecipazione attiva nella vita pubblica e la sua passione sfrenata per il calcio, Elso è stato più di un semplice tifoso dell’Union Clodiense.

chi era elso penzo: una vita dedicata alla passione e alla comunità

Nato e cresciuto a Chioggia, Elso Penzo era un nome praticamente radicato nella cultura locale. La sua notorietà non derivava solo dalla candidatura a sindaco sostenuta anni addietro, ma anche e soprattutto dalla sua dedizione al mondo del calcio e alla sua comunità. Elso era un tifoso irriducibile dell’Union Clodiense, il cui entusiasmo era un’ispirazione persino in presenza delle sfide che la vita gli aveva posto davanti.

Le sue condizioni fisiche, dovute a una malattia che lo costringeva ad utilizzare una bici a tre ruote, non gli impedivano di assistere alle partite presso lo stadio “Ballarin”. Per Elso, il calcio era molto più di uno sport; era un’occasione per connettersi con le persone, approfondire legami umani e condividerne le emozioni. Non era raro vederlo scambiare battute cordiali e sorrisi con chiunque incontrasse, incarnando lo spirito di una comunità intima e unita.

Punto di riferimento indiscusso per molti, Elso era conosciuto per la sua dolcezza e il carattere aperto e amichevole. La sua predisposizione al dialogo e all’interazione rendeva ogni incontro con lui un momento prezioso. Le sue qualità umane e il suo impegno civico costituiscono un’eredità che difficilmente sbiadirà nel tempo, continuando a illuminare il cammino di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.

l’ultimo tributo a una figura amata: una cerimonia tra emozioni e ricordi

L’addio a Elso Penzo si è svolto presso la chiesa di San Giacomo Apostolo, luogo simbolico dove amici, parenti e cittadini si sono riuniti per onorare la sua memoria. Presente anche il sindaco di Chioggia, Mauro Armelao, che, con la sua partecipazione, ha voluto sottolineare l’importanza di Elso nella comunità. Durante la funzione, si sono levati canti e messaggi di affetto accompagnati dalle bandiere dell’Union Clodiense, alcune delle quali riportavano l’immagine di Elso.

La chiesa si è riempita di un’atmosfera solenne, dove emozioni forti e memorie condivise hanno trovato spazio tra le parole e i silenzi. I gesti collettivi, come l’alzarsi delle bandiere e il canto, hanno reso omaggio in maniera tangibile a un uomo che, con il suo spirito, ha toccato profondamente la vita di tanti. Ognuno dei presenti, dai più giovani ai più anziani, è stato testimone del solido legame che univa Elso alla sua città e ai suoi abitanti.

un addio sull’acqua: il simbolico saluto della laguna

Dopo la cerimonia, il feretro di Elso Penzo è stato portato alla laguna per il tradizionale saluto marittimo, un gesto emblematico che Chioggia riserva ai suoi figli più cari. Questo omaggio particolare, radicato nella tradizione marinara della città, è stato un momento di commozione e riflessione sul profondo legame di Elso con il mare. La laguna, elemento centrale della cultura chioggiotta, è divenuta il teatro di un ultimo saluto a una vita dedicata con passione e amore alla propria terra.

Quello che lascia dietro di sé non è solo un vuoto, ma un ricordo indelebile che continuerà a ispirare e a influenzare la comunità chioggiotta. I racconti e le esperienze condivise con Elso Penzo rimarranno impressi come parte dell’identità e della storia di Chioggia, una città che oggi piange la scomparsa di uno dei suoi più amati cittadini.

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