Rigenerazione e innovazione: l’olivicoltura laziale torna protagonista
Il comparto olivicolo del Lazio vive un periodo di trasformazione, caratterizzato da un significativo rinnovamento generazionale e da una crescente presenza femminile nell’imprenditoria. Quest’evoluzione si riflette nel “Premio Roma Evo”, un concorso dedicato ai migliori oli della regione, che ha celebrato la sua 32esima edizione sotto l’egida della Camera di Commercio di Roma e della Regione Lazio, con il supporto di Agro Camera.
una nuova era per l’industria olivicola laziale
Al centro dell’evento troviamo il concorso “Premio Roma Evo”, che offre una vetrina ideale per esaltare la qualità degli oli extravergine del Lazio. L’iniziativa si è svolta in uno scenario suggestivo, il Tempio di Adriano, dove la partecipazione dell’attore Stefano Fresi ha aggiunto un tocco di umorismo e riflessione critica. Con la sua entrata in scena “vestito da oliva”, Fresi ha offerto un monologo che sfidava i pregiudizi sull’olio d’oliva, promuovendo un’immagine rinnovata e valorizzata del prodotto laziale.
Questo evento ha anche segnato la presentazione delle 19 etichette laziali selezionate per competere nel prestigioso premio nazionale “Ercole Olivario”. Si tratta di un riconoscimento che monitora l’eccellenza olivicola a livello nazionale, con il Lazio in posizioni di rilievo tra le altre regioni partecipanti. Questa gara prestigiosa rappresenta un’importante opportunità per i produttori locali di dimostrare il valore del loro lavoro, nonostante le difficoltà contingenti.
un’annata impegnativa: qualità tra sfide climatiche
La regione Lazio può vantare circa 83mila ettari dedicati all’olivicoltura, con 127.865 aziende operanti lungo la filiera e 319 frantoi attivi. Tuttavia, l’attuale annata si è rivelata particolarmente critica a causa delle condizioni climatiche avverse. La prolungata siccità ha infatti ridotto la produzione quasi alla metà rispetto ai consueti livelli. Pietro Abate, segretario generale della Camera di Commercio di Roma, ha sottolineato l’importanza del concorso “Premio Roma Evo” nel mantenere alta la motivazione degli operatori del settore in questo contesto avverso.
Nonostante le difficoltà incontrate, la qualità degli oli prodotti ha mantenuto i suoi standard elevati, un traguardo reso possibile dall’attenzione che i produttori dedicano a tutto il processo di produzione, dalla coltivazione alla lavorazione. Questo impegno risulta fondamentale non solo per sostenere il mercato interno, ma anche per competere con successo a livello internazionale, dove l’eccellenza del prodotto è cruciale.
nuovi premi riflettono l’innovazione e la diversificazione
L’edizione di quest’anno del “Premio Roma Evo” ha presentato diverse novità in termini di categorie premiate. Tra queste, il premio per “Olio e turismo”, assegnato al Frantoio oleario Fratelli Narducci di Moricone, che si è distinto anche per il suo olio ad alto contenuto di polifenoli e tocofenoli. Questi riconoscimenti rappresentano un segnale chiaro: il legame tra territorio, turismo e qualità costituisce una strategia vincente per sostenere l’olivicoltura.
Parole di orgoglio anche dall’azienda Paola Orsini di Priverno, che ha vinto il premio per il miglior olio biologico, nonché il riconoscimento per l’imprenditoria femminile. Queste premiazioni evidenziano l’importanza di valorizzare la produzione biologica e l’impegno delle donne nel campo agricolo, settori in rapida crescita che rispecchiano trend di maggiore sensibilità ambientale e sociale.
Inoltre, il “Premio Giovane imprenditore”, assegnato al Frantoio oleario Colli Verolani di Veroli, dimostra come la giovane imprenditoria stia lasciando un’impronta positiva nel settore, grazie all’intraprendenza e all’innovazione che le nuove generazioni riescono a portare in questo campo tradizionale.
politiche di sostegno e prospettive future
Durante la manifestazione, il senatore di Fratelli d’Italia, Giorgio Salvitti, ha enfatizzato l’eccellenza dell’olio italiano e i relativi sforzi intrapresi dal governo per proteggerne l’autenticità. Salvitti ha menzionato la proroga del Nutriscore, un sistema di etichettatura controverso, e le iniziative contro il mercato dell’olio contraffatto. Inoltre, il disegno di legge contro l’agropirateria mira a inasprire le sanzioni per contrastare le frodi nel settore, assicurando che la tracciabilità diventi uno standard grazie alle tecnologie come i QR code.
A livello regionale, l’assessore al Bilancio, Agricoltura e Sovranità alimentare, Giancarlo Righini, ha illustrato le misure che la Regione Lazio intende implementare a sostegno del comparto olivicolo. Tra queste, la promozione di eventi fieristici e lo sviluppo dell’oleoturismo, un segmento in crescita che permette di attrarre visitatori appassionati di cultura gastronomica, e che può favorire una migliore conoscenza di questa eccellenza regionale.
In sintesi, il successo della manifestazione “Premio Roma Evo” segna non solo un traguardo per l’industria olivicola laziale, ma anche un motore di sviluppo economico locale, capace di generare nuove opportunità per gli attori del territorio e di mantenere alto il profilo della tradizione olivicola laziale nel mondo.
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