Rinascita incompleta a Pieve Torina: la chiesa simbolo di una comunità ancora ferita
Pieve Torina, un piccolo comune nella provincia di Macerata colpito dal terremoto del 2016, rappresenta oggi un esempio di rinascita urbanistica ma con una nota dolente: l’assenza della chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta continua a segnare profondamente la comunità locale. Il sindaco Alessandro Gentilucci, in un accorato appello, ha sollecitato un intervento per il restauro del luogo di culto, che giace ancora devastato e abbandonato. Questo appello non è solo un grido per la ricostruzione fisica, ma anche un forte richiamo alla memoria storica e religiosa del paese.
il nuovo volto della piazza di Pieve Torina
Dopo gli eventi sismici del 2016, il percorso di ricostruzione intrapreso da Pieve Torina ha visto la sua piazza principale trasformarsi in un vivace centro di aggregazione. La piazza, ora tornata a nuova vita, rappresenta un punto di riferimento per la comunità e una testimonianza della resilienza dei suoi abitanti. Tuttavia, nonostante questi progressi, l’ombra della chiesa di Santa Maria Assunta si erge come un monito della fragilità umana e un elemento di incompletezza nel panorama cittadino.
La ristrutturazione della piazza ha rappresentato non solo un intervento urbanistico, ma anche un modo per restituire spazio e socialità a un paese che ha visto cancellare molti dei suoi luoghi di incontro. Il nuovo paesaggio urbano invita i cittadini a tornare a vivere attivamente la loro appartenenza comunitaria, eppure, con la chiesa parrocchiale in rovina, manca un simbolo chiave dell’identità locale. La chiesa, infatti, non è solo un edificio religioso, ma un punto nevralgico in cui si intrecciano storia, rito e cultura collettiva.
urgenza e fondi per il restauro: una corsa contro il tempo
Il sindaco Gentilucci ha posto l’accento sull’importanza di avviare al più presto i lavori di restauro per la chiesa di Santa Maria Assunta. Parte centrale di questo processo sono i finanziamenti garantiti dal Piano Nazionale Complementare, che pongono vincoli di tempistica stringenti. Gentilucci teme che rimandare ulteriormente gli interventi metta a rischio la possibilità di accedere a questi fondi, essenziali per procedere con i lavori di recupero.
Il restauro della chiesa è visto da molti come non solo un atto di ricostruzione materiale, ma come una forma di riconciliazione con la propria storia e identità. La chiesa è il fulcro spirituale e sociale di Pieve Torina; la sua assenza continua a pesare sulla comunità, che si sente priva di una parte essenziale di sé. Il sindaco, cosciente di questa frattura, ribadisce che il ritorno al completo della funzione della chiesa è cruciale non solo per il culto, ma per la coesione e la continuità della vita cittadina.
dialogo con la sovrintendenza: aspettative deluse
Molte sono state le occasioni in cui il sindaco Gentilucci si è rivolto alla Sovrintendenza nazionale, cercando di accelerare l’iter burocratico necessario all’avvio dei lavori di restauro. Nonostante le richieste reiterate, le risposte si sono rivelate sinora insoddisfacenti per la comunità che vive nell’incertezza nei confronti del futuro della loro chiesa. La proposta di Pieve Torina di diventare soggetto attuatore per portare avanti l’opera è stata respinta, aumentando il senso di frustrazione e impotenza.
La comunità, attraverso il sindaco, si aspetta un segnale chiaro che indichi una volontà concreta di procedere finalmente. La speranza è che una risposta positiva giunga presto, consentendo di riallacciare il filo con una tradizione interrotta dal sisma e di completare quel percorso di rinascita che la ristrutturazione della piazza ha solo iniziato.
Il desiderio dei cittadini di Pieve Torina è poter tornare a celebrare le proprie tradizioni e ritrovarsi nelle mura della chiesa di Santa Maria Assunta, rivedendo così ricomporsi il tessuto storico e culturale della loro comunità. La rinascita completa del paese passa inevitabilmente da questo luogo di culto, il vero cuore pulsante della vita cittadina, attorno a cui far rivivere l’anima collettiva di Pieve Torina.
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