Duro colpo alla sanità: arrestato sospetto per i furti di farmaci all’ospedale di Viterbo
La sicurezza nelle strutture sanitarie italiane è stata messa a dura prova dai recenti furti di farmaci all’ospedale Santa Rosa di Viterbo. Le indagini delle forze dell’ordine hanno portato all’arresto di un 57enne campano, sospettato di essere uno degli autori di questo grave episodio. I medicinali rubati, dal valore di quasi 500mila euro, erano destinati a cure essenziali, provocando un impatto significativo sul sistema sanitario locale e nazionale.
colpi ripetuti all’ospedale santa rosa
Tra agosto e settembre 2023, l’ospedale Santa Rosa di Viterbo ha subito due furti in rapida successione. I malviventi, che hanno agito ignoti e indisturbati, hanno sottratto medicinali per un valore complessivo di 500mila euro, mettendo in seria difficoltà l’approvvigionamento di farmaci per importanti trattamenti. Questo ha destato preoccupazione non solo tra i pazienti, che vedono compromesso l’accesso alle cure di cui necessitano, ma anche tra il personale sanitario e i cittadini, allarmati per la vulnerabilità delle strutture ospedaliere davanti a simili attacchi.
La polizia viterbese, prontamente intervenuta, ha avviato un’indagine dettagliata che ha permesso di individuare elementi cruciali per far luce su questi episodi. In particolare, sul luogo del crimine è stata trovata un’unica impronta digitale che si è rivelata decisiva per collegare il sospetto agli eventi. Queste prove, corroborate da altre evidenze raccolte, hanno portato a una decisa azione da parte delle autorità, culminando in un provvedimento di custodia cautelare in carcere.
l’arresto e le dinamiche investigative
Il ruolo della polizia è stato centrale nel risolvere rapidamente il caso dei furti ai danni dell’ospedale Santa Rosa. Sotto la guida del dirigente della squadra mobile di Viterbo, Roberto Proietti, le indagini hanno fatto emergere dettagli significativi. L’uomo arrestato, di origini campane, era già noto alle autorità per precedenti penali legati a crimini simili. Sebbene risiedesse in Campania, la sua frequente presenza nel Viterbese, senza una chiara giustificazione, ha insospettito gli inquirenti, che non hanno ignorato l’inconsueta coincidenza di tempi e luoghi.
L’arresto è avvenuto mentre il 57enne si trovava già detenuto a Bologna per altre imputazioni. Questo ha facilitato le operazioni di notifica del nuovo provvedimento, aggiungendo ulteriori accuse al suo attuale profilo penale. La corrispondenza delle impronte digitali rinvenute sul luogo del furto e il suo passato criminale hanno reso l’uomo il sospettato principale, dando alle autorità la base necessaria per procedere legalmente nei suoi confronti.
ombre di un possibile traffico internazionale di farmaci
Le investigazioni proseguono con l’intento di chiarire se vi siano altri soggetti coinvolti nei furti. Le autorità sospettano l’esistenza di un più ampio traffico di farmaci, orchestrato da un’organizzazione internazionale che potrebbe avere radici ben più profonde di quanto inizialmente ipotizzato. La polizia sta attivamente cercando un “basista” interno all’ospedale, una figura che avrebbe potuto agevolare i furti, indicando il momento più propizio per compiere il colpo, grazie a informazioni dettagliate sui movimenti delle scorte di medicinali.
Queste indagini, ancora in corso, potrebbero svelare un sistema criminale esteso, aumentando ulteriormente le preoccupazioni non solo per la sicurezza degli ospedali, ma anche per la salute pubblica nel suo complesso. Gli inquirenti sono impegnati nel raccogliere ogni indizio possibile per comprendere pienamente la portata del problema e individuare tutti gli eventuali complici che potrebbero aver facilitato queste illecite attività.
L’episodio dei furti all’ospedale Santa Rosa di Viterbo rimane un tema al centro dell’attenzione, con implicazioni che superano di gran lunga l’ambito locale, rendendo necessario un intervento deciso e coordinato per garantire la sicurezza e la funzionalità delle strutture sanitarie italiane.
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