Tragico incidente a Bari: soccorritrice del 118 perde la vita, sacerdote indagato
In un tragico incidente stradale avvenuto sulla provinciale tra Turi e Putignano, in provincia di Bari, la vita di Fabiana Chiarappa, giovane soccorritrice del 118 e appassionata di rugby, è stata spezzata. L’incidente ha coinvolto un’automobile guidata da un sacerdote barese, ora sotto indagine per omicidio stradale e omissione di soccorso. La comunità locale è stata profondamente scossa dalla notizia e le autorità sono impegnate a fare chiarezza sulla dinamica dei fatti.
la fase conclusiva di una giornata spensierata
Fabiana Chiarappa stava tornando a casa a Cellamare dopo aver trascorso un pomeriggio in compagnia dei colleghi del 118. Dopo un caffè insieme, la giovane aveva deciso di rientrare in moto, mentre i colleghi avevano optato per seguire in auto. Con il passare del tempo, l’assenza di notizie da parte di Fabiana ha destato preoccupazione tra gli amici, inducendoli a ritornare sui loro passi lungo la strada che avrebbero dovuto percorrere. Durante il tragitto, si sono imbattuti prima in una moto abbandonata e danneggiata e poco dopo nel corpo insensibile di Fabiana, ritrovata sull’asfalto in condizioni devastanti.
La vicenda ha spinto le autorità ad avviare un’indagine approfondita. I carabinieri hanno passato al setaccio i filmati delle telecamere di sicurezza installate lungo la strada al fine di ricostruire l’accaduto. Permangono interrogativi importanti su come si sia svolto il tragico evento: non è chiaro, per esempio, se sia stata una caduta dalla moto ad anticipare l’incidente fatale o se Fabiana fosse ancora a bordo quando è stata colpita dall’automobile. Parallelamente, la magistratura ha disposto un’autopsia per determinare con precisione le cause della morte.
dichiarazioni contrastanti e ricerche di verità
Il sacerdote coinvolto, una volta venuto a conoscenza dell’incidente, ha preso immediato contatto con il suo avvocato. Secondo quanto riferito dal religioso, quella sera si trovava a transitare nella zona e, al momento dell’impatto, avrebbe avvertito una scossa sotto la vettura, simile a quella che si percepisce colpendo un oggetto inanimato, come una pietra. La tempistica che il sacerdote ha fornito coincide con l’orario in cui si ritiene che Fabiana sia stata investita: tra le 20.30 e le 21.00.
Sotto il consiglio del legale, il sacerdote ha deciso di presentarsi spontaneamente dai carabinieri per fornire il suo resoconto degli eventi. Davanti alle forze dell’ordine e alla pm Ileana Ramundo, insieme agli avvocati Federico Straziota e Vita Mansueto, ha raccontato la sua versione delle circostanze. Ha espresso la possibilità che Fabiana fosse effettivamente caduta dalla moto prima di essere colpita e ha sollevato dubbi sul fatto che il suo veicolo sia stato responsabile del contatto fatale.
Nelle indagini in corso, una delle principali questioni da chiarire è quanti altri veicoli siano passati dalla stessa strada negli stessi momenti e se altri conducenti possano avere avuto un ruolo nella morte della giovane soccorritrice. La comunità locale e il pubblico in generale attendono con apprensione ulteriori sviluppi che possano far luce su una vicenda così intricata e drammatica. Autorità e investigatori lavorano incessantemente per chiudere il cerchio di un’indagine che ha lasciato un segno indelebile nella comunità.
Commento all'articolo