l’aquila: sedici anni dopo il sisma, la commemorazione rievoca il coraggio e la memoria

Il 6 aprile 2009, un devastante terremoto ha colpito L’Aquila, segnando per sempre la città e la sua comunità. A sedici anni da quella tragedia, la città abruzzese ha celebrato la memoria delle vittime e onorato l’impegno dei Vigili del fuoco, protagonisti nelle operazioni di soccorso e ricostruzione. Il ruolo svolto dal Corpo dei Vigili del fuoco è stato centrale, come ricordato dal nuovo direttore regionale Gennaro Tornatore durante le celebrazioni.

il valore del ricordo e il ruolo dei Vigili del fuoco

In occasione del sedicesimo anniversario del terremoto, Gennaro Tornatore, recentemente nominato direttore regionale dei Vigili del fuoco per l’Abruzzo, ha tenuto un discorso significativo vicino al monumento dell’Angelo, situato presso la Casa dello Studente. Tornatore ha sottolineato che L’Aquila rappresenta non solo un luogo fisico, ma un punto di riferimento emotivo per tutti i Vigili del fuoco italiani. “In questa città abbiamo affrontato non solo la tragedia, ma anche la sfida organizzativa di rendere efficaci i soccorsi”, ha dichiarato con enfasi.

La connessione tra L’Aquila e i Vigili del fuoco è forte e palpabile, legata ai momenti di emergenza vissuti durante e dopo il sisma. Il Corpo, con oltre 30.000 uomini, è stato ampiamente coinvolto nelle operazioni di soccorso, cercando di salvare vite e minimizzare i danni. Tornatore ha ricordato come molti dei suoi colleghi abbiano sviluppato un legame speciale con la città durante le fasi più critiche, sperimentando in prima persona l’importanza di un’azione rapida e ben coordinata.

Questa connessione è viva ancora oggi, non solo per i Vigili del fuoco che hanno partecipato direttamente agli interventi di emergenza, ma per tutto il personale che sostiene le operazioni in situazioni di crisi. La memoria delle sfide impreviste e della solidarietà dimostrata è parte integrante dell’identità professionale di molti soccorritori. Tornatore ha concluso il suo intervento ribadendo la necessità di mantenere viva la consapevolezza nazionale sul lavoro svolto durante quel frangente, accentuando l’importanza del ricordo.

impegno e contributo dei Vigili del fuoco nella ricostruzione

Subito dopo il terremoto del 2009, il contributo dei Vigili del fuoco è stato fondamentale non solo nell’emergenza immediata, ma anche nei lavori di ricostruzione. Tornatore ha spiegato come, una volta garantita la sicurezza dei cittadini e messe in sicurezza le infrastrutture essenziali, il loro obiettivo è stato prevenire ulteriori danni attraverso il puntellamento degli edifici.

Senza questi interventi tempestivi, molti edifici avrebbero potuto cedere ulteriormente, compromettendo la sicurezza rettorica e rendendo la ricostruzione molto più complessa e costosa. La città, ora ricostruita per circa l’80%, testimonia l’efficacia di quegli sforzi congiunti, frutto di un impegno continuativo che ha visto l’intera comunità cittadina lavorare fianco a fianco con i soccorritori.

Tuttavia, Tornatore ha evidenziato che si dovrebbe dare maggiore valenza al lavoro eseguito in quegli anni, non solo dal punto di vista tecnico ma anche sotto il profilo umano ed emotivo, un sacrificio collettivo che non va sottovalutato. L’attenzione dei media e delle istituzioni nazionali, secondo il direttore regionale, è cruciale per riconoscere e valorizzare gli sforzi compiuti.

celebrazioni e commemorazioni nelle ricorrenze annuali

Nell’anniversario del sisma, L’Aquila ha visto una serie di eventi e cerimonie per onorare le vittime e consolidare il legame comunitario. La giornata si è aperta con una deposizione di corone alla Scuola della Guardia di Finanza, seguita da una messa in onore dei defunti presso la chiesa del cimitero monumentale. Le note solenni del concerto della Fanfara della Polizia di Stato, tenutosi presso l’Auditorium del Parco, hanno poi scandito il ricordo in musica, offrendo ai partecipanti un momento di raccoglimento.

La commemorazione è proseguita nel pomeriggio con l’evento “Onna, Anno XVI – Kintsugi”, una proposta di artista presentata presso Casa Onna. Questa manifestazione, che ha combinato arte, musica e narrazione, ha offerto un’occasione di riflessione sulla ricostruzione fisica e simbolica della città. Le parole dell’arcivescovo Antonio D’Angelo, durante la Santa Messa in suffragio delle 309 vittime del sisma, hanno ribadito l’importanza del ricordo come parte del patrimonio collettivo della comunità.

Questo spirito di solidarietà e memoria continua a guidare L’Aquila nel suo percorso di ripresa. Gennaro Tornatore, insieme ai suoi colleghi Vigili del fuoco, è impegnato a mantenere viva la memoria delle vittime e la storia della città, con l’obiettivo di trasformare il dolore e la perdita in una forza trainante per il futuro. La giornata commemorativa ha ricordato a tutti che il passato non è solo una cronaca di tragedie, ma anche di eroismi silenziosi e solidarietà indomita.

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